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Musetti si butta via contro Norrie e saluta Washington: Lorenzo nervoso, stretta di mano finale gelida con Cam

Passo indietro per Musetti, che a Washingotn torna a essere nervoso e sprecone, finendo col farsi ribaltare da Norrie. Inizio positivo invece per Bolelli e Vavassori

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Matteo Morace

Matteo Morace

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Continua il periodo difficile di Lorenzo Musetti, che dopo l’eliminazione all’esordio a Wimbledon saluta al debutto anche l’ATP 500 di Washington dopo essere stato battuto in rimonta (3-6 6-2 6-3) da Cameron Norrie. Una sconfitta pesante per il carrarino, incapace di gestire i momenti cruciali del match e spesso troppo sprecone, ma che comunque deve preoccupare più di tanto visti anche i quasi due mesi di inattività per infortunio e problemi intestinali.

Musetti parte bene, poi si butta via e si fa rimontare da Norrie

Eppure l’inizio aveva fatto ben sperare. Musetti era infatti partito con il piglio giusto strappando subito la battuta a Norrie e conservando agevolmente il vantaggio fino alla conquista del primo set. Con l’inizio del secondo parziale la partita prende una deviazione improvvisa. Lorenzo infatti perde la propria brillantezza al servizio e in risposta e finisce col perdere cinque game consecutivi, provando solo nel finale una rimonta che viene reso vano dall’ennesimo break rimediato nell’ottavo game.

Nel terzo set Musetti ritrova il proprio livello al servizio e in risposta, procurandosi per primo ben cinque palle break – di cui tre consecutive – nel quinto game. L’azzurro non riesce però a concretizzarne nessuna e le occasioni sprecate finiscono col segnare Lorenzo, che finisce col farsi strappare la battuta nel game successivo, subendo un break che si rivelerà decisivo per le sorti del match, con Musetti costretto dunque a salutare subito l’ATP 500 di Washington.

Stretta di mano fredda di Lorenzo, che perde anche posizioni nel ranking

Spazio anche per un po’ di nervosismo alla fine, con Musetti che ha salutato con una stretta di mano molto fredda l’avversario dando subito le spalle a Norrie, il quale ha ricambiato il gesto guardandolo con un po’ di diffidenza. Non è chiaro se il gesto sia stato una sorta di ripicca per l’atteggiamento un po’ eccessivo del britannico durante il match – Cameron ha festeggiato in maniera sguaiata non solo i punti da lui vinti, ma anche tutti gli errore di Lorenzo – oppure dovuto a una sconfitta arrivata a causa dei cali di concentrazione e delle occasioni sprecate e che gli costa anche la perdita di almeno due posti nel ranking ATP visto che non potrà difendere i punti della finale raggiunta l’anno scorso a Umago. Per Lorenzo sarà ora importante dimenticare questo ko rapidamente – comunque arriva dopo un periodo in cui a causa di problemi fisici e di stomaco ha giocato solo a Wimbledon negli ultimi due mesi -, rialzarsi e fare bene sul cemento nordamericano per garantirsi la qualificazione alle ATP Finals e dimostrare che i progressi visti negli scorsi mesi porteranno i suoi frutti anche sul cemento all’aperto, dove spesso in passato ha faticato.

Bolelli/Vavassori avanzano

Da Washington arriva però anche una buona notizia per i colori azzurri. La coppia composta da Simone Bolelli e Andrea Vavassori ha infatti battuto quella tutta francese con Sadio Doumbia e Fabien Reboul al termine di un match combattuto e deciso al super-tiebrek (7-5 5-7 10-7 il risultato finale). Una vittoria che da certamente fiducia ai due italiani, che sul cemento nordamericano proveranno a rialzare una stagione fin qui contraddistinta da vari alti e bassi.

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