Fabio Paratici può finalmente tornare nel mondo del calcio. Per l’ex dirigente della Juventus l’incubo è terminato: la squalifica durata ben 30 mesi è ormai alle spalle. Questo tempo passato a guardare è costato caro al dirigente emiliano che ha dovuto abbandonare il Tottenham e contestualmente rinunciare ad altre possibili opportunità come ad esempio il Milan. A tal proposito Tuttosport rimette nel mirino il Napoli per il caso Osimhen.
- Il ritorno di Paratici dopo 30 mesi
- L'addio al Tottenham e la possibilità Milan
- L'attacco di Tuttosport al Napoli
Il ritorno di Paratici dopo 30 mesi
Mentre la Juventus cerca un nuovo direttore sportivo, c’è una sua vecchia conoscenza che torna libera di lavorare. Fabio Paratici è infatti ufficialmente abile e arruolabile per qualsiasi club ritenga opportuno di avvalersi della sua esperienza. Il 53enne di Borgonovo Val Tidone era stato squalificato ormai 30 mesi fa per il caso plusvalenza che aveva riguardato il club bianconero durante gli anni del suo operato.
L’addio al Tottenham e la possibilità Milan
Paratici si era allontanato dalla Juve già dal giugno 2021, dopo la naturale scadenza del contratto. Poco dopo si era accasato al Tottenham dove aveva deciso di portare con sé Antonio Conte come allenatore degli Spurs. Il progetto londinese non si è mai compiuto, anche per la squalifica che ha bruscamente interrotto la collaborazione. Nel frattempo, il dirigente è stato avvicinato anche da altri grandi club.
Tra questi c’è stato il Milan che lo ha sedotto e poi abbandonato. Alla base della rinuncia, si dice, proprio ragioni di tipo morale con la proprietà americana che non voleva associare il proprio nome ad un direttore sportivo inibito. Al suo posto in rossonero è poi arrivato Igli Tare. Ma adesso per il buon Fabio c’è la possibilità di riprendere il filo del discorso: il suo palmarès resta straordinario, anche se soprattutto in tandem con il suo amico-nemico Marotta.
L’attacco di Tuttosport al Napoli
Nel frattempo, la questione plusvalenza fa ancora discutere. Chi non ha digerito la squalifica a tutti i dirigenti della Juventus di allora – oltre al già citato Paratici erano coinvolti pure Agnelli, Cherubini e Arrivabene – è il quotidiano Tuttosport. Nel mirino del giornale torinese c’è in particolar modo il Napoli per la vicenda dell’acquisizione di Osimhen con una serie di giovani spediti al Lille per ridurre il costo del cartellino.
Maliziosa la lettura della situazione e della differente gestione di casi ritenuti analoghi: “NESSUNO è stato condannato. Non i dirigenti che facevano le plusvalenze con lui, né quelli che le plusvalenze le facevano come lui o peggio di lui, vedi il caso Osimhen per il quale sono stati lasciate scadere i termini (ma dai?). Il fatto che solo Paratici, Agnelli, Cherubini e Arrivabene abbiamo pagato non rende quanto meno concreta l’ipotesi che sia stata una manovra politica per colpire chi, Agnelli, aveva messo in piede una competizione alternativa alla Champions“.