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Cassano-Totti, che show: Anch'io litigai con Spalletti

I due ex romanisti tra aneddoti inediti e rivelazioni gustose

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Lo irride scherzosamente chiamandolo “il Marzullo dei calciatori, litigava sempre da solo” ma Francesco Totti ha sempre avuto stima e affetto per Antonio Cassano. I due ex romanisti sono stati protagonisti di un vero e proprio show alla Bobo Tv su twitch con FantAntonio come al solito nei panni del mattatore.

Cassano rievoca la lite con Totti

E’ un botta e risposta divertentissimo tra i due. Cassano ricorda di quando arrivò da Bari a Roma a 18 anni: “Totti mi ha preso con lui. La mamma e il papà erano genitori aggiunti. Non me ne fotteva di nessuno, litigavo con tutti, per me era un sogno giocare con lui. Però abbiamo litigato, per colpa mia. Venivo da 21 goal, una stagione incredibile. Il presidente stette male, ma avevo la stretta di mano per lo stipendio”.

“Totti prendeva più di tutti e mi stava bene, era giusto. Quando il presidente Sensi si aggravò, la figlia prese il controllo e mi disse che avrei preso gli stessi soldi di Montella. A me? Gli stessi soldi? No! Io non giocavo più, andai negli spogliatoi e urlai contro di loro, mi avevano truffato. Non parlai più con loro. Per 4 anni”.

Per Totti Cassano era il Marzullo del pallone

E Totti replica: “Con Antonio quando ci discutevi smetteva di parlarti. Neanche ti salutava. Zero. Come quando andò via da Roma. Ci fu una discussione con la società e decise che era colpa mia e Montella. Non ci ha più parlato. Cassano è il Marzullo del calcio: si fa le domande e si da pure le risposte”.

Cassano però ringrazia il Pupone per come si è sempre comportato con lui: “Sono andato all’europeo grazie a Totti, c’ha messo la faccia con il Trapattoni. Andai lì e feci un grande Europeo. Non l’ho mai detto, ma è merito suo”.

Cassano rivela la lite con Spalletti

Altra cosa in comune, le liti con Spalletti. FantAntonio ricorda: “Eravamo abituati con la musica ad alto volume in palestra prima dell’allenamento, ad un certo punto alzai ancora il volume, che per me andava sempre al triplo. Arrivò Spalletti e mi disse di abbassare, ma io alzavo..Quando Spalletti si è arrabbiato, io gli ho urlato: ‘Non stai allenando le pippe dell’Udinese’. Mi ha messo fuori rosa, e poi dopo ho ricevuto una soffiata che mi aveva tolto il ruolo di vice-capitano prima di un’amichevole. A quel punto l’ho mandato a f… e me ne sono andato via con il pullmino”.

La chiosa è di Totti: “Da quando è arrivato a Roma lui non abbiamo più vinto nulla .. Se mi avesse ascoltato un minimo sarebbe rimasto a Roma altri 20 anni. Con Antonio ho vissuto i momenti più belli della mia carriera, con lui giocavo ad occhi chiusi. All’inizio dormiva anche a casa mia. Dovevo prendere il Lexotan la sera. Non eravamo neanche fratelli, ma amici”.

Cassano-Totti, che show: Anch'io litigai con Spalletti Fonte: Ansa

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