Dolcetto o scherzetto? Thomas Ceccon celebra Halloween con una speciale maschera da mostro, sfoggiata alla partenza della finale dei 100 misti a Singapore, e chiude con uno spettacolare terzo posto, accomodandosi per la quinta volta sul podio nella Coppa del Mondo di nuoto in vasca corta. Secondo posto, invece, per Lorenzo Mora nei 200 dorso, mentre vanno registrati con soddisfazione i notevoli progressi di Nicolò Martinenghi e Benedetta Pilato rispettivamente nei 100 e nei 200 rana.
- Ceccon, sei un mostro: terzo nei 100 misti
- Mora secondo nei 200 dorso dietro Coetze
- Martinenghi e Pilato in crescita, record per Douglass
Ceccon, sei un mostro: terzo nei 100 misti
Non smette di sorprendere, Ceccon. L’olimpionico azzurro, come detto, si presenta in piscina con un aspetto insolitamente inquietante e in vasca conferma di essere davvero un “mostro”: terzo posto per lui in una finale scoppiettante, vinta dal leggendario francese Leon Marchand (49”92) davanti allo svizzero Noè Ponti (50”39). Per Ceccon un crono di tutto rispetto (51”35), figlio soprattutto della buona partenza e del solito clamoroso sprint finale.
Mora secondo nei 200 dorso dietro Coetze
Seconda posizione, invece, per Lorenzo Mora nei 200 dorso. Il modenese torna sul podio a due settimane dall’ultima volta, inchinandosi soltanto all’ispiratissimo Pieter Coetze. Il sudafricano ha dominato anche questa finale, chiudendo col tempo di 1’49”88. Alle sue spalle Mora a oltre un secondo, col tempo di 1’51”07. Staccato in terza posizione lo statunitense Jack Dahlgren, che ha fermato il cronometro su 1’52”80.
Martinenghi e Pilato in crescita, record per Douglass
Buone notizie anche da Nicolò Martinenghi e Benedetta Pilato. Il campione olimpico ha centrato la finale dei 100 rana e ha poi chiuso al sesto posto, col tempo – abbastanza confortante – di 57”87. Il vincitore, Hayang Qin, ha chiuso in 55”61, record della manifestazione. Il podio? A un secondo e venti, delimitato dall’olandese Corbeau (56”67). Finale raggiunta anche da Benny nei 200 rana e chiusa all’ottavo posto (2’25”64). Finale vinta dalla statunitense Kate Douglass, che ha migliorato il record del mondo stabilito una settimana prima: 2’12”72, oltre sei secondi meglio della seconda, la bielorussa Alina Zmushka.