Si può essere felici per una medaglia di legno? Il caso di Benedetta Pilato, quarta nei 100 rana alle Olimpiadi di Parigi per un centesimo di secondo, ha tenuto banco tutta l’estate col codazzo di polemiche per quella frase incriminata dell’azzurra, detta a caldo alla Rai subito dopo la beffa: “E’ stato il giorno più bello della mia vita”. La nuotatrice è tornata sulla vicenda ospite di Massimo Gramellini ad “Altre parole” su La7.
- La Pilato ricorda la polemica per la felicità dopo il quarto posto
- Mattarella e la decisione di premiare i quarti classificati
- Anche la famiglia ha applaudito
La Pilato ricorda la polemica per la felicità dopo il quarto posto
In elegante abito fucsia e nero, sorridente e solare, Benedetta Pilato (presentata sulle note di “You’re simply the best” di Tina Turner) attacca così: “Un centesimo non dura neanche un battito di ciglia. Io non mi definisco nè ingenua nè pazza, ero contenta della mia giornata, del mio periodo e di quello che mi stava succedendo. Non sapevo delle polemiche, sono uscita dall’acqua e ho fatto i complimenti alle mie avversarie, non volevo lanciare nessun messaggio. Poi ho visto che è diventato un manifesto generazionale. La verità è che l’anno prima mi sono trasferita e non era neanche scontato che mi qualificassi”.
Mattarella e la decisione di premiare i quarti classificati
Mattarella lunedì al Quirinale riceverà anche i quarti classificati: “Penso che le mie parole abbiano influito, glielo chiederò. Il messaggio non volevo mandarlo ma è arrivato, tanti ragazzi mi hanno scritto ringraziandomi. Dei 25 quarti non tanti la pensano come me però, non li ho sentiti, sono amica di Quadarella ma i 25 quarti posti sono un segno chiaro che lo sport italiano funziona, la reazione dipende dal percorso di ognuno, se a Tokyo avessi vinto l’oro probabilmente l’avrei vissuta male”.
Anche la famiglia ha applaudito
La Pilato torna a quel giorno a bordo vasca: “I miei genitori erano contentissimi di guardarmi alle Olimpiadi, li ho incontrati subito dopo la gara, io un po’ piangevo e un po’ ridevo, loro sono stati carinissimi, non dico che mi hanno consolata perché non ero disperata ma sono stati molto affettuosi. Dico che dobbiamo scollarci dal pensiero del parere altrui, dobbiamo essere noi a giudicare noi stessi”. Velasco ha detto: le donne hanno il terrore di sbagliare perché per millenni hanno pagato con le botte degli uomini: “Io sono stata fortunata ma in generale un errore commesso da una donna viene punito e pagato in modo diverso. Se ho paura di nuotare in mare come la Pellegrini? No, per le mie origini tarantine non posso avere questa paura”.