Il tecnico dell’Inter Simone Inzaghi parla subito dopo il successo dei nerazzurri a San Siro sullo Shakhtar Donetsk per 2-0 con una doppietta di Edin Dzeko. Prima volta dal 2011/2012 che la Beneamata vince tre gare in una singola stagione di Champions. Queste le sue parole:
“L’esultanza plateale al primo gol di Dzeko? E’ stata una liberazione dopo aver creato tanto… Arrivare agli ottavi sarebbe un grande traguardo, lo dissi il giorno della presentazione. Il giorno che firmai il contratto dissi che c’era questo obiettivo, l’Inter non passava il turno da più di dieci anni: ora aspettiamo, ma abbiamo 10 punti e veniamo da tre vittorie di fila, abbiamo vinto tre giorni dopo una gara come quella con il Napoli che ci ha fatto spendere tanto”.
L’Inter è in un buon momento, viene dalla vittoria col Napoli ed è in un buon momento in Champions. La speranza della società è che possa arrivare in fondo a tutto:
“Siamo in un buon momento, ma dobbiamo pensare alle partite, le insidie sono tante e dietro l’angolo, la strada che dobbiamo fare è lunga ma è chiaro che volevamo questa vittoria a tutti i costi”.
Simone Inzaghi sembra essere al momento attuale un allenatore profondamente differente da quello ammirato con la Lazio soprattutto per le soluzioni di gioco proposte. Se da un lato gli uomini sono differenti, è anche evidente un’evoluzione personale del tecnico:
“Dipende anche dalle caratteristiche dei giocatori. Anche alla Lazio abbiamo giocato benissimo, ma avendo giocatori con determinate caratteristiche ho provato a trasmettere certe idee. I ragazzi mi seguono, sono straordinari in questo. Abbiamo il migliore attacco in Serie A, ma siamo indietro di qualche punto che vogliamo riprenderci”.
Infine anche un commento su Ivan Perisic, esterno destinato a lasciare l’Inter a parametro zero a fine stagione. Molti dopo le recenti ottime prestazioni ne vorrebbero una riconferma, ma la situazione resta complicata anche per via delle numerosi pretendenti soprattutto in Bundesliga:
“Sta facendo benissimo Ivan, l’ho affrontato per quattro anni di fila ed era sempre un problema. Appena sono arrivato ho pensato subito potesse essere una risorsa, per noi è un valore aggiunto. Facendo il quinto lo faccio riposare, lui vorrebbe giocare sempre, ma deve continuare a lavorare così”.