Il 24enne sloveno Pogacar è pronto a sferrare l’assalto alla maglia di Campione del Mondo, consapevole che la difficoltà nell’imporsi in una gara di un giorno così ambita sia il vero fascino di questa corsa: “Al Mondiale hai solo una freccia nell’arco, l’attacco che decidi deve essere quello giusto. A Imola avevo scelto l’azione in anticipo: pensavo che altri corridori mi seguissero, poi dovevo fermarmi per tempo. Peccato, la gamba era buona”.
Il due volte vincitore del Tour, dove quest’estate è giunto secondo, non ha mai centrato una delle prime dieci posizioni in un Mondiale, ma ha saputo fare il vuoto al Giro di Lombardia e alla Liegi-Bastogne-Liegi, nonché all’ultima edizione delle Strade Bianche: “E’ vero, posso far bene nelle gare di un giorno, ma non sono uno specialista. Il Mondiale è una corsa così, dove non sai cosa possa accadere. Devi correre dei rischi e vedere come andranno le cose durante la giornata”.