Come è morto Davide Astori: i risultati dell'ultima perizia

La consulenza indica una "malattia invisibile" che colpisce gli atleti.

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Come è morto Davide Astori: i risultati dell'ultima perizia Fonte: 123RF

A otto mesi e mezzo dall’improvvisa scomparsa di Davide Astori, sono emerse novità importanti sulla causa della morte del capitano della Fiorentina. La nuova perizia era stata chiesa dal procuratore di Firenze Giuseppe Creazzo a uno dei massimi esperti mondiali delle malattie al cuore, il professor Domenico Corrado dell’Università di Padova. Lo riporta il Corriere della Sera.

Pochi dubbi sulla causa della morte: una fribrillazione ventricolare da cardiomiopatia aritmogena, la stessa malattia, silenziosa e difficile se non impossibile da diagnosticare per i medici sportivi, che in passato ha tragicamente colpito altri calciatori professionisti come Piermario Morosini del Livorno e Antonio Puerta del Siviglia.

L’università di Padova, capofila nella ricerca della patologia, ha analizzato circa 800 casi di morte improvvisa di giovani al di sotto dei 35 anni ed ha fatto sapere che “un centinaio sono atleti”. L’attività sportiva moltiplica per cinque il rischio di morte nei giovani affetti da questa patologia.

Un “killer silenzioso”, quasi impossibile da diagnosticare, in grado di colpire improvvisamente e di non lasciare tracce chiare nel 20% dei casi. E Astori rientrerebbe in questi. La consulenza in ogni caso non fornisce ai magistrati certezze riguardo le responsabilità, per questo l’indagine, riporta sempre il Corriere della Sera, rimane aperta.

In una recente intervista a Sportweek, Gianluca Mancini, ora all’Atalanta, ha ricordato lo sfortunatissimo capitano: “Ho dei ricordi fantastici. Andai in ritiro a Moena con la prima squadra e Astori si fermava a lungo a parlare con noi più giovani. Mi ha dato tanti consigli e al mio debutto in A mi ha fatto i complimenti. Sento ancora la sua voce e non riesco a credere che se ne sia andato”.

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