Quelle manette agitate davanti alle telecamere durante Inter-Samp per protestare con l’arbitraggio, quella mano sull’orecchio ad aizzare altri insulti del pubblico dell’Allianz a Torino, quelle smorfie in conferenza stampa dove la star è sempre lui, che ripeta all’infinito “Porquè, porquè” o che dica “non sono un pirla”. Josè Mourinho è più di un semplice allenatore vincente. E’ un’altra cosa. Per i tifosi dell’Inter è leggenda, ma per tutti è un fenomeno mediatico che – lo si ami o lo si odi – non lascia indifferente. Ma se le sue frasi celebri sono tante quanto i suoi gesti clamorosi e plateali in campo o in sala stampa, è giusto ricordare nel giorno del suo 56esimo compleanno alcune delle sue gare storiche. Sarà un compleanno diverso per lo Special One, che dopo l’esonero dal Manchester sta valutando sul suo futuro, ma ricordare il passato non può che far bene anche a lui. Ecco solo una piccola parte delle sue partite indimenticabili
1) CHELSEA – BARCELLONA 4-2, 8 marzo 2005. Ottavi di finale di Champions League – ritorno
Quell’anno Mourinho si toglie una grandissima soddisfazione e un altro scalpo considerevole nella sua carriera: il Barcellona di Ronaldinho, che all’andata aveva vinto 2-1. Pensare di non far segnare quel Barcellona era impensabile e allora bisognava batterlo con 2 gol di scarto necessariamente ed è qui che Mourinho tira fuori un altro capolavoro: dopo nemmeno 20′ è già sul 3-0, shock collettivo. Poi il Barcellona grazie a un Ronaldinho versione extraterrestre si riporta sul 2-3 che avrebbe qualificato il club catalano. La partita va avanti ma John Terry al 75′ infila alle spalle di Victor Valdes per il 4-2 che vale i quarti.
2) MILAN – INTER 0-4, 28 agosto 2009. Serie A 2^ giornata
Mourinho aveva vinto il titolo l’anno prima, ma serviva qualcosa per dare un segnale alla sua storia all’Inter ed ecco qua: nel derby di agosto travolge il Milan per 4-0 imponendo una lezione tattica. Thiago Motta, Milito, Maicon e Stankovic appongono la propria firma scatenando il delirio nerazzurro e fanno scrivere una pagina memorabile nella carriera di Mourinho.
3) DINAMO KIEV – INTER 1-2, 4 novembre 2009. Girone di Champions League, 5^ giornata
I nerazzurri hanno bisogno di una vittoria, ma dopo solo 20 minuti Shevchenko porta in vantaggio la Dinamo nel gelo di Kiev. Sembrano infrangersi qui le velleità dell’Inter, ma Mourinho all’intervallo stravolge la squadra con due cambi: Balotelli e Motta al posto di Chivu e Cambiasso e questi si riveleranno importantissimi. A dieci minuti dalla fine arriva il pari, ma all’Inter non basta e allora si tenta il tutto per tutto con i soli Lucio e Zanetti a difendere Julio Cesar e a un minuto dal 90° Sneijder trova il gol vittoria e la qualificazione per i nerazzurri. Mourinho ha cambiato di nuovo il corso della storia.
4) INTER – BARCELLONA 3-1, 20 aprile 2010. Semifinale di Champions League – andata
Il capolavoro di Mourinho. Questa rimarrà forse nella storia personale del portoghese come una delle gare meglio disputate da una delle sue squadre. Pedroe porta in vantaggio i suoi, ma sarà solo una macchia in una partita trionfale: Sneijder, Maicon, Milito, regalano la vittoria sui blaugrana aprendo le porte della finale di Madrid. La gara di ritorno per l’epica narrativa rimane più facilmente nella memoria collettiva, ma tatticamente l’andata fu un colpo di genio di Mourinho che riuscì ad imbrigliare Guardiola come altre poche volte riuscì a fare nella sua carriera.
5) BARCELLONA – REAL MADRID 1-2, 21 aprile 2012. La Liga 35^ giornata
Mourinho ha sempre sofferto Guardiola e continua a soffrirlo particolarmente. Al primo anno sulla panchina del Real Madrid gli viene inflitta la Manita, l’infamante Manita e anche il secondo anno non inizia sotto i migliori degli auspici: lo Special One sembra aver perso l’elisir vincente. Nonostante questo riesce a mantenere il primato nella Liga 2011/12 sino alla trentacinquesima giornata, sino al Clasico, da disputare al Camp Nou. Mourinho deve vincere per non vedersi soffiare da sotto il naso il titolo e qui va in scena un altro capolavoro del tecnico di Setubal. Khedira apre il match, ma Sanchez lo riprende e carica il Camp Nou verso la Remuntada, ma il fido Cristiano Ronaldo la chiude calmando gli animi del catino catalano. E regalando il titolo a Mourinho.