Non bastano questa volta la classe e la solidità di Novak Djokovic alla Serbia, sconfitta 2-1 nella semifinale di Coppa Davis da una Croazia che, come contro l’Italia, ha guadagnato il punto decisivo grazie al doppio.
Esattamente come nel confronto contro gli azzurri, anche contro i serbi Mate Pavic e Nikola Mektic (vincitori quest’anno di nove tornei, Wimbledon e Olimpiadi inclusi) hanno fatto la differenza respingendo le disperate velleità degli uomini di Viktor Troicki, tradito dalla debacle di Dusan Lajovic.
Costui, favorito contro Borna Gojo (già giustiziere di Sonego nei quarti), ha perso il primo singolare 4-6, 6-3, 6-2 inguaiando la sua nazionale che, dopo il netto successo di Djokovic su Cilic (k.o. 6-4, 6-2), è stata costretta a giocarsi il tutto per tutto contro i fortissimi doppisti croati.
Questi però, facendo valore tutta la propria superiorità e il proprio affiatamento, alla fine non hanno lasciato scampo all’improvvisata coppia Djokovic-Krajinovic (superata 7-5, 6-1) cogliendo così l’opportunità di regalare alla Croazia la quarta finale Davis della propria storia.
Forte delle affermazioni nel 2005 e nel 2018, la compagine di Vedran Martic si giocherà l’insalatiera contro la vincente dell’altra semifinale Russia-Germania, nazionali entrambi molto temibili contro le quali però i croati proveranno ancora una volta a far valere tutta la propria coesione.