In Ottobre il suo acquisto è passato abbastanza inosservato e forse non tutti hanno intuito l’importanza del colpo che il club nerazzurro stava piazzando. Prendendo Matteo Darmian dal Parma infatti, i meneghini non solo si sono garantiti un elemento capace di giocare su entrambe le fasce, ma hanno anche preso un giocatore la cui esperienza si è poi rivelata fondamentale in diversi momenti della stagione.
L’ex esterno di Milan, Torino e Manchester United, in un’intervista rilasciata a ‘La Gazzetta dello Sport’, ha parlato di come sta vivendo l’attesa di laurearsi campione d’Italia con l’Inter. “Ora manca ancora qualche punto, speriamo di farli il prima possibile. Questa stagione è stata un crescendo. Ma già dall’inizio sapevamo che avremmo fatto bene”.
Ecco in quale momento della stagione Darmian ha capito che questo poteva essere l’anno giusto per i nerazzurri. “Sassuolo, girone d’andata. Tutto quel che c’è stato prima e dopo. Era una partita delicata per noi, in campionato stavamo lasciando troppi punti per strada. Vincere quella domenica era decisivo per il morale. Se ragiono complessivamente, l’uscita dalla Champions, per quanto negativa, invece di abbatterci ci ha caricato”.
Dopo il sorpasso ai danni del Milan, Darmian ricorda perfettamente le parole di mister Conte: “Chiaro e fermo: ‘Ora loro sono dietro, psicologicamente abbiamo un vantaggio. Dipende tutto da voi, non facciamo l’errore di guardare gli altri’. E noi l’abbiamo fatto”.
In questo campionato l’apporto di Darmian è stato importnate e l’esterno si sta prendendo delle rivincite importanti a Milano. “La prova che ho fatto bene a rientrare in Italia. Nell’ultimo anno a Manchester vedevo poco il campo. I momenti in cui non sei protagonista aiutano a crescere. Ma con il calcio ragiono come da bambino: ho sempre voglia di mettermi in gioco”.
Darmian ha avuto modo di lavorare con Van Gaal e Mourinho: ecco come li ricorda. “Van Gaal è un maniaco delle regole. Fu lui a volermi allo United. Uno dei primi giorni a Manchester mi prese da parte e mi disse ‘tu sei qui grazie a me. Hai la mia fiducia, ti giocherai il posto con Valencia, sappi che per me il nome non conta’. Così fu”. Mourinho invece non ha altri amori al di fuori della vittoria. Gli devo dei trofei, pure un’Europa League”.
Infine Darmian ha spiegato in cosa Conte è diverso da Van Gaal e Mourinho. “Ha grandi idee, tatticamente è una marcia avanti”.