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Di Bello, Pagliuca non dimentica: "Sono anti-juventino per forza di cose"

Le bordate dell'ex portiere del Bologna all'indirizzo dei bianconeri: "Una storia che si trascina da 25 anni".L'attacco al Var: lo usano a piacimento

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Gianluca Pagliuca senza peli sulla lingua. In un’intervista rilasciata a ‘Il Resto del Carlino’, l’ex portiere di Inter, Sampdoria e Bologna ha parlato degli errori arbitrali che hanno condizionato la sfida di campionato tra la Juventus e il club di cui ha difeso i pali dal 1999 al 2006. “Mi dicono che ce l’ho con la Juve. Confermo: lo sono diventato per forza di cose. Come faccio a non esserlo?” ha detto.

Pagliuca, che bordate alla Juventus

Non ricorre a giri di parole, Pagliuca. Diplomazia zero. Va dritto al punto. Per niente sorpreso da quanto successo durante Juventus-Bologna, con l’arbitro Di Bello finito sul banco degli imputati per la mancata concessione del rigore ai felsinei sul contatto tra Iling jr e Ndoye. “È una storia che si trascina da 25 anni – dichiara ‘The Wall’, oggi 56enne -. Quando mi dicono ‘Pagliuca ce l’ha con la Juve, è un anti-juventino‘, confermo di esserlo. Lo sono diventato per forza di cose. Se metto in fila i fatti come faccio a non essere anti-juventino?”.

Juve-Bologna, la posizione di Pagliuca sull’arbitraggio

L’ex portiere campione d’Italia con la Sampdoria analizza poi l’episodio chiave che ha indignato i tifosi emiliani e ha indotto l’Aia a parlare di “errore evidente”. “Ci sta che l’arbitro possa non aver visto bene – afferma al Resto del Carlino -. A quel punto, però, il Var doveva richiamarlo. Altrimenti a che cosa serve la tecnologia?”.

Poi rincara la dose: “Il Var spesso viene utilizzato come vogliono loro. Al Milan hanno dato due rigorini col Torino, che non avrebbero concesso a una squadra medio-piccola”.

Iuliano-Ronaldo e quel celebre Juve-Inter del 1998 passato alla storia

Pagliuca riavvolge il nastro al 1998 e quel famoso contatto tra Iuliano e Ronaldo non ritenuto da rigore nello scontro diretto per lo scudetto tra Juventus e Inter. “Mi brucia pensare che a 25 anni di distanza ci siano ancora molti juventini che sostengono che quello di Iuliano su Ronaldo non fosse un fallo da rigore. Poi uno si chiede come si diventa anti-juventini. E mi dà fastidio vedere che ancora sostengono di aver vinto 38 scudetti tanto da scriverlo nel loro stadio, quando in realtà gli scudetti sono 36”.

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