La Virtus Bologna torna nella finale del campionato italiano dopo 14 anni e dopo 20 di digiuno di scudetti. Dopo essersi aggiudicata le prime due partite in trasferta le V nere di Sasha Djordjevic hanno battuto anche in gara-3 al Pala Segafredo la Happy Casa Brindisi di Frank Vitucci. 78-75 il punteggio a favore dei felsinei, decisivi quattro tiri liberi negli ultimi 41 secondi, due di Milos Teodosic e due di Marco Belinelli, che hanno reso inutile la tripla allo scadere di Darius Thompson.
I pugliesi nel secondo quarto hanno avuto 11 lunghezze di vantaggio, poi però, dopo l’intervallo lungo, la partita si è ribaltata. Nell’ultimo quarto di nuovo Happy Casa in vantaggio per 69-66 a 4 minuti dalla fine, ma qui Teodosic ha deciso la partita quasi da solo, con una tripla e tre liberi in un parziale da 8-0. Il serbo ha chiuso con ben 29 punti, 11 per Belinelli, dall’altra parte 15 per D’Angelo Harrison.
In finale i virtussini ritroveranno Milano a 37 anni di distanza dall’ultima volta, risalente al 1984, quando la Granarolo di Alberto Bucci batté per 2-1 in una serie scudetto al meglio delle tre partite la Simac di Dan Peterson. Oggi l’AX Armani Exchange di Ettore Messina, vincendo al PalaTaliercio Mestre, si è sbarazzata anch’essa per 3-0 nella serie della Reyer Venezia di Walter De Raffaele, con la quale si era aggiudicata le prime due partite casalinghe e che aveva vinto l’ultimo scudetto assegnato, nel 2019 contro Sassari.
93-83 Il punteggio a favore dell’Olimpia, le due squadre hanno chiuso in parità i primi due quarti, 21-21 e 38-38, ma con i lagunari prevalentemente avanti, anche di 7 lunghezze, ma nel secondo tempo Milano ha cambiato marcia arrivando ad avere anche 17 punti di vantaggio. Kevin Punter ha chiuso con 19 punti e 6 rimbalzi, Zach LeDay e Shavon Shields con 16 punti ciascuno, per Venezia 22 di Austin Daye e 19 di Mitchell Watt. Ora la Virtus Segafredo andrà a caccia del suo 16° scudetto, mentre l’Olimpia del suo 29°, e l’ultimo risale al 2018.