Elia Viviani, fresco vincitore di una medaglia d’oro nella corsa ad eliminazione agli Europei di Monaco di Baviera, in un’intervista ad Oa Sport ha rivelato i programmi per il prossimo futuro.
“Non correrò in Mondiali su strada. Sarò alla Bretagne Classic, al Tour of Britain o in alternativa al via di qualche corsa italiana, ma a settembre per la maggior parte del tempo sarò in pista per preparare i Mondiali di Parigi, i primi di ottobre sarò al via della Coppa Bernocchi e del Giro del Piemonte per finalizzare anche il lavoro fatto su pista in vista dei Mondiali in programma dal 12 al 16 ottobre”.
Sulle sue difficoltà su strada rispetto alla pista, Viviani si è espresso così: “Ho una buona condizione ma in volata c’è qualcosa che mi manca. Quest’anno non ho fatto tanta pista e possiamo pensare ancora una volta che forse il motivo è proprio questo. Se nelle prossime gare su strada riuscirò a trovare il giusto spunto, allora ci sarà la conferma che il giusto spunto riesco a trovarlo grazie alla pista. Nelle volate moderne inoltre mi manca un uomo fondamentale ma ne sto già parlando con la squadra perché avere lì un uomo d’esperienza può davvero fare la differenza”.
E’ tutto il movimento azzurro a soffrire attualmente: “Ci sono fenomeni che non sono di bandiera italiana e che stanno facendo la differenza, corridori come Van Aert, Pogacar, Evenepoel e via dicendo, in Italia manca un corridore così. Negli ultimi anni abbiamo sempre avuto il momento di tirarci fuori e quindi di salvare il nostro ciclismo ma quest’anno stiamo facendo più fatica”.