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Gli eSport sono una professione: lo dice il governo cinese

In Cina il governo ha appena riconosciuto l’eSport come una professione vera e propria, inserendo due nuove figure tra i ‘nuovi mestieri’

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Dalla Cina arriva un’importante novità che interessa tutto il mondo dei videogame: il governo di Pechino ha difatti riconosciuto gli eSport come una professione vera e propria. Lo ha raccontato il famoso portale web di settore The Esports Observer, che ha fatto notare come ai vertici politici cinesi stia molto a cuore uno dei settori economici più in crescita negli ultimi anni.

In Cina gli eSport diventano una professione vera e propria

Si tratta in realtà di un piccolo passo avanti nella regolazione delle competizioni esportive in un paese che conta oltre 260 milioni di pro-player. Dovendo stilare una lista di nuovi mestieri – nella quale compaiono gli ingegneri di Intelligenza Artificiali e i piloti di droni – il Ministero cinese delle Risorse Umane e della Sicurezza Sociale (CMHRSS) ha quindi identificato due nuove figure professionali legate al gaming competitivo, ossia i professionisti eSport (esports professional) e gli operatori eSport (esports operator),

Gli “esports operator” sono le persone che si occupano dellorganizzazione e dello spettacolo, lavorando prettamente dietro le quinte di gare e tornei. In prima linea è invece la figura degli “esport professional” che sono i veri e propri giocatori professionisti, nonché i loro allenatori.

Il governo cinese era inizialmente completamente contrario ad uno sviluppo degli eSport nella nazione. Il cambio di rotta è avvenuto a metà dello scorso anno, quando l’esecutivo di Pechino ha cominciato ad interessarsi fortemente al settore, tramite investimenti sempre più corposi e accordi con le società che si occupano di eSport. Addirittura, ad Hangzhou è stata creata una cittadella degli eSport per formare le prossime generazioni di pro-player.

HF4

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