Battere la Red Bull e Verstappen, in pista, si può. Ci è riuscita la McLaren, ci è riuscito Lando Norris. Un po’ di astuzia, la giusta strategia, le gomme buone e un pizzico di fortuna che non guasta mai. Così è cambiato il vento del week end del Gran Premio di Miami iniziato col solito dominio olandese nella Sprint e nelle due qualifiche.
La zampata di Lando mette un po’ in secondo piano, anche terzo la Ferrari che raccoglie sì punti ma sempre di più sente l’esigenza di quei benedetti aggiornamenti che arriveranno a Imola. Per ora Leclerc e Sainz si accontentano di lottare quasi più via radio che in pista. Non solo Norris però il fine settimana in Florida ci riconsegna almeno Lewis Hamilton e aggiungeremmo anche un bel “finalmente!”
Il solito menù ricco che ritroveremo tra i “top e flop” di questa prima gara made in Usa con voti molto “yankee” anche sulle nostre pagelle.
- F1, pagelle Gran Premio di Miami
- GP Miami pagelle top: Lando Norris spaziale 10 e lode!
- GP Miami pagelle flop: Magnussen vichingo ma non troppo 4!
- F1, prossima gara: finalmente Europa, finalmente Imola!
F1, pagelle Gran Premio di Miami
- Max Verstappen (Red Bull) 7,5: verrebbe voglia di tirargli le orecchie così da primo della classe che fa una piccola sbavatura. Ma alla fine della fiera dimostra di essere umano pure lui, di poter perdere in pista. E comunque si porta a casa un’altra pole, la Sprint Race e un 2° posto utile per abbreviare la strada verso la quaterna iridata. Alla faccia della “sconfitta”…
- George Russell (Mercedes) 5: stavolta è lui il pilota Mercedes in crisi. Le prede sonoramente dal compagno per tutto il week end, mai uno squillo, mai un acuto. Un anonimo 8° posto dietro pure Tsunoda, con tutto il rispetto per VisaCash App sia chiaro.
- Carlos Sainz (Ferrari) 6,5: un po’ sfortunato, si ritrova sempre qualcuno davanti che gli rompe le uova nel paniere. Ricciardo nella Sprint, Perez che sbarella in partenza, poi Leclerc e nel finale Piastri. Sempre rallentato, sempre un po’ più lento nel giro secco in qualifica. Insomma passa gran parte della gara alla radio chiedendo strada, ora a Leclerc, ora a Piastri. Alla fine compie il sorpasso della gara sull’australiano. Peccato raccolga davvero poco.
- Charles Leclerc (Ferrari) 8: per come era iniziata la trasferta a stelle e strisce poteva sembrare il solito approccio da Calimero per il monegasco che ha saputo riprendersi, battagliare, prendersi due bei podi che fanno morale e classifica. Sì ok ma adesso vogliamo di più che vedere un Charles giocare in difesa. Chiediamo troppo?
- Lewis Hamilton (Mercedes) 8: toh chi si rivede, il 7 volte campione del mondo bollito. Sarà l’aria Ferrari, sarà l’ipotesi di poter lavorare con Newey, sarà quel che sarà cantavano i Ricchi e Poveri, Lewis mette sull’asfalto americano finalmente una gara da Hamilton, e quando chiede “more power” al suo box è perche vuole superare una Red Bull (quella di Perez) perchè quello è il posto che gli compete, anche di più. Bentornato.
- Sergio Perez (Red Bull) 4: un kamikaze in partenza che ha gettato alle ortiche la gara del povero Sainz, una frenata senza senso per un pilota che ogni tanto perde la trebisonda.
- Fernando Alonso 6 (Aston Martin): non è la sua pista, non è il suo fine settimana. Lo si capisce quasi subito. Polemizza con la direzione corsa, con la FIA, con l’universo mondo parlando di “spagnoli penalizzati”, quasi un discorso patriottico. Ma tutto fa brodo per distrarre l’attenzione dalle difficoltà varie ed infatti a fari spenti si prende l’8° posto, il minimo sindacale.
- Daniel Ricciardo (Visa CashApp) 7: il capolavoro della qualifica Shootout e poi il 4° posto nella Sprint sono un segnale chiaro contro i suoi detrattatori. Lawson di qua, Lawson di là. Daniel si tiene stretto il volante, almeno per ora.
- Yuki Tsunoda (Visa CashApp) 8: il suo compagno ha fatto 4° nella Sprint e allora lui ha risposto con un 7° in gara. E che gara!
- Ocon (Alpine) 9: fa un garone visto il paracarro che gli hanno messo tra le mani, meriterebbe il top dei top se non avesse vinto Norris. Si inchina ad Alonso ma tiene con le unghie e con i denti quel punticino che per Alpine significa il paradiso.
GP Miami pagelle top: Lando Norris spaziale 10 e lode!
Massimo dei voti, e non potrebbe essere altrimenti. Per lui, per la McLaren, per Andrea Stella. Come l’anno scorso la monoposto cresce a vista d’occhio anche più velocemente, la strategia, la scelta del pit è un mix di bravura e fortuna, poi il manico ce l’ha messo il buon Lando da Bristol. Successo meritato. E’ nata una stella? Non Andrea…
GP Miami pagelle flop: Magnussen vichingo ma non troppo 4!
Ha accumulato più penalità lui in un week end che container una nave container nel giorno di carico. Hamilton e Sargeant lo hanno messo all’indice del libro nero così come la FIA. Kevin, va bene difendere la posizione ma non fare ostruzione e soprattutto non sbatter fuori gli avversari perchè “oggi mi gira così”. Compiti per casa: rivedere le regole dell’ingaggio in pista.
F1, prossima gara: finalmente Europa, finalmente Imola!
Dopo ben sei prove in giro per il mondo la F1 arriva finalmente nel Vecchio Continente. Dopo Bahrain, Arabia, Australia, le due gare orientali in Giappone e Cina, e la prima americana a Miami, la prossima tappa che toccherà il circus sarà l’Europa e per la precisione l’Italia. Nel week end tra il 17 e il 19 maggio sul mitico e storico circuito Enzo e Dino Ferrari al Santerno si corre il Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia Romagna. Imola torna in calendario, o meglio torna a disputarsi dopo il forfait dello scorso anno a causa dell’emergenza maltempo che colpì la zona pochi giorni prima della gara. La Ferrari in questa gara porterà un nuovo pacchetto aerodinamico di aggiornamenti.