Iniziano piano piano a salire i giri del motore, in vista dell’inizio del campionato del mondo di Formula Uno. L’impatto del pilota spagnolo in Ferrari è fino ad ora più che positivo. Sainz ha un approccio entusiasta e professionale che desta profonda ammirazione e ispira fiducia; i presupposti per creare qualcosa di importante insomma ci sono tutti.
Proprio il pilota spagnolo, in una intervista al sito ufficiale della Scuderia, ha parlato con la solita determinazione, senza nascondere le proprie ambizioni di vittoria. Sainz inoltre crede fortemente nella possibilità di riscossa della Ferrari dopo un anno, il 2020, che l’ha vista parecchio in difficoltà.
“Sin dal primo giorno in cui ho iniziato a correre in kart avevo due soli obiettivi in mente: diventare un pilota di Formula 1 e vincere il titolo mondiale. Dopo aver ottenuto il primo, tutta la mia energia e i miei sforzi sono indirizzati a cercare di raggiungere il secondo e non c’è un posto migliore della Ferrari per riuscirci. L’ambizione è di aiutare a creare un team vincente, riportare la Scuderia al vertice, dove deve essere, e conquistare il titolo iridato – ha dichiarato lo spagnolo che poi ha parlato delle difficoltà attuali della Rossa puntando sulla storica “resilienza” della stessa – Ogni squadra attraversa dei momenti difficili, fa parte della Formula 1, ma quello che conta è la capacità di reagire. La storia dimostra che i team che in passato hanno vinto sono in grado di tornare a essere competitivi. La Scuderia è la squadra più vincente nella storia del nostro sport e ci sono delle valide ragioni per questo: se ce n’è una che sulla griglia può ritornare al vertice, questa è la Ferrari. Ho piena fiducia nel progetto e anche se ci dovesse volere un po’ di tempo sono sicuro che, alla fine, la squadra ritornerà a vincere. Quel che è certo è che farò tutto il possibile per fare in modo che questo tempo sia il più breve possibile”.
Nel 2004 la sua prima volta a fianco di Michael Schumacher nel box Ferrari…“Quando avevo dieci anni andai al Gran Premio di Spagna a Barcellona ed ebbi la fortuna di incontrare uno dei miei eroi, Michael Schumacher, e di visitare il garage della Ferrari: l’atmosfera era semplicemente unica, non esiste nulla di simile. Quindi, credo che il modo più facile per descrivere cosa significhi per me essere parte della Scuderia è che si realizza un sogno di quando ero bambino!”
Infine ecco spiegato il perchè sul fatto che arrivare in Ferrari sia il coronamento di un sogno e un onore. ““Detto questo, indossare la tuta rossa e guidare per questa squadra rappresenta molto di più: come pilota è un grande onore e una grande responsabilità che non vedo l’ora di iniziare e vivere”.