Ora che anche Gaia Lucariello sta meglio e ha lasciato il reparto dell’Istituto Lazzaro Spallanzani di Roma, dove era ricoverata a causa dell’aggravarsi della forte tosse e per il sospetto di una polmonite, la famiglia Inzaghi si è riunita e con le cautele necessarie, in questa fase, continua a lottare per uscire definitivamente dal Covid con maggiore serenità .
I giorni del ricovero di Gaia Lucariello
Era stata proprio la moglie imprenditrice dell’allenatore della Lazio, Simone Inzaghi, a rivelare che sia lei, sia il tecnico erano risultati positivi al tampone così come i loro bambini proprio per non incorrere in supposizioni e indiscrezioni, sull’onda del comunicato pubblicato dalla società in cui no veniva fatto il nome dell’allenatore.
Dopo Daniele De Rossi, dimesso dal medesimo istituto specializzato nella cura e nella ricerca sulle malattie infettive, anche Gaia è tornata a casa e a vedere i suoi due bambini, che attendevano il suo ritorno per festeggiare insieme il primogenito. Un piccolo segnale di normalità , nell’insicurezza, che Gaia ha condiviso sul suo profilo Instagram.
Attesa per Inzaghi: sarà in panchina?
A differenza, infatti, di Inzaghi, sua moglie Gaia era parsa sintomatica fin dai primissimi giorni e, dietro indicazione medica, aveva incominciato la terapia a base di eparina e cortisone nel tentativo di evitare il ricovero. Ma venerdì scorso, proprio per il persistere di una tosse sospetta, aveva deciso di recarsi allo Spallanzani e lì è stata curata e seguita come precisato dal prof. vaia nella maniera più efficace perché affrontata la malattia al momento opportuno.
Adesso l’attesa è rivolta al prossimo tampone, che deciderà se Simone Inzaghi sarà in panchina o meno con la sua Lazio per una sfida molto meno complicata, sul versante umano.
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