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Germania, Behrens non firma la maglia arcobaleno: “Stro..te da gay”. La presa di posizione del club e le scuse

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Alessio Raicaldo

Alessio Raicaldo

Sport Specialist

Un figlio che si chiama Diego e la tesi di laurea sugli stadi di proprietà in Italia. Il calcio quale filo conduttore irrinunciabile tra passione e professione. Per Virgilio Sport indaga, approfondisce e scandaglia l'universo mondo dello sport per antonomasia

Chiamarlo incidente diplomatico è riduttivo. Scoppia il caos in Germania per l’episodio riguardante il calciatore tedesco Kevin Behrens, protagonista di uno sgradevole commento omofobo. L’attaccante del Wolfsburg e della Nazionale ha rifiutato di firmare una maglia arcobaleno definendola come una “stro..ta da gay”. Il suo club d’appartenenza ha preso le distanze dal comportamento del proprio tesserato senza però punirlo.

Il rifiuto omofobo di Behrens

Cosa è accaduto? A Kevin Behrens era stato richiesto di firmare una maglia arcobaleno prodotta per una campagna benefica a sostegno della comunità Lgbtqi. Il calciatore aveva rifiutato spiegando con toni decisi che: “io non firmo queste s*******e da gay“. Inevitabile il successivo putiferio con la Bild che ha pubblicato le successive scuse dell’attaccante del Wolfsburg.

La replica ufficiale del Wolfsburg

Vorrei scusarmi per questo. L’argomento è stato chiaramente discusso internamente e chiedo tutta la vostra comprensione per non voler commentare ulteriormente l’accaduto“. Il bomber tedesco non è stato punito dal suo club che però ha confermato quanto accaduto. Questa è stata la replica ufficiale del Wolfsburg: “VfL Wolfsburg sottolinea di essere consapevole della propria responsabilità sociale ed il club e i suoi dipendenti sanno che rappresentano la diversità e la tolleranza; valori fondamentali come il rispetto, l’onestà e l’apertura sono sempre stati saldamente radicati nella filosofia del club“.

Behrens sparito dal campo. Il precedente Camara

A quel punto Kevin Behrens ha chiuso definitivamente la questione assumendosi la responsabilità dell’errore. Dopo il rifiuto, però, l’attaccante non ha più messo piede in campo o quasi. Appena 42 i minuti giocati in totale dal 33enne di Brema. Un caso oppure no? C’è un precedente piuttosto analogo riguardante l’ex centrocampista del Monaco Mohamed Camara che coprì la patch arcobaleno durante la partita col Nantes ricevendo una squalifica di 4 turni.

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