Il Giro d'Italia 2022 si snoda su 21 tappe per un totale di 3410,3 km
Questa l'altimetria generale del Giro. In totale ci sono 51mila metri di dislivello e 4 tappe con arrivo in salita e almeno 6 gare di media montagna
Le prime tre tappe del Giro sono in Ungheria. In particolare attenzione alla crono di Budapest con tratti di salita e pavé molto temibili
Il percorso italiano del Giro d'Italia prevede una ascesa dal profondo Sud al profondo Nord. L'inizio è già pesante con l'ascesa all'Etna
La carovana ripercorrerà tutto lo stivale fino alle Alpi dove, nei giorni finali della corsa, si assisterà a una serie di tappe molto selettive con salite durissime
Si comincia in Ungheria con una tappa di medio bassa difficoltà
In particolare potrebbe rivelarsi selettiva l'ascesa a Buda con tratti di salita molto dura e pavè
Crono di 9,2 km nella capitale ungherese. Il percorso è tutto cittadino con curve secche, serpentine e improvvise asperità
L'altimetria non presenta particolari asperità
Tappa quasi completamente pianeggiante, difficoltà bassa
Nessuna asperità, l'arrivo in volata sembra inevitabile
Prima tappa in territorio italiano. Si parte dalla Sicilia, 166 km con una ascesa tremenda in cima all'Etna dopo
Dopo un avvio tranquillo la salita al Rifugio Sapienza a 1892m con tratti di salita davvero duri
Tappa piuttosto tranquilla con qualche fastidio nella parte finale
Solo una salita a metà percorso ma poi il gruppo avrà modo di ricompattarsi e giocarsela in volata
Tappa lungo il litorale tirrenico della Calabria. Non dovrebbero esserci particolari sorprese
Nessuna asperità particolare, il gruppone dovrebbe arrivare compatto
Tappa tosta: 198 km e 4 stelle di difficoltà. L'ascesa al capoluogo lucano non è una passeggiata
Ci sono 4 gp della montagna e un arrivo insidioso. Attenzione alle salite del Monte Sirino e al Monte Scuro
Tappa dedicata a Procida (capitale italiana della cultura). E' un circuito con partenza e arrivo a Napoli
Nessuna difficoltà particolare, sarà una passerella che si spera molto spettacolare e suggestiva
La prima tappa a 5 stelle di difficoltà del Giro 2022. Si parte dalla cittadina molisana e si sale alla Maiella per 187 km
L'altimetria parla chiaro: due gp della montagna e poi l'ascesa con pendenze infernali, in cima alla Maiella
Dopo la mazzata della Maiella e dopo il turno di riposo, la carovana riparte per una tappa di trasferimento lungo il litorale adriatico: 194 km piuttosto tranquilli
Qualche piccola asperità nel finale che dovrebbe vivacizzare la tappa: infatti nonostante tutto è catalogata come 3 stelle
Tappone di 201 km, di puro trasferimento lungo la via Emilia
Nessuna ondulazione: il percorso è completamente piatto. Arrivo in volata pressoché certo
Tappa piuttosto complicata: 186km attraverso gli Appennini
E' una tappa con 4 stelle di difficoltà, con 3 gp della montagna: a metà percorso il passo del Bocco, un brutto cliente
Tappa con 2 stelle di difficoltà: 157 km tra le Alpi Marittime e le colline piemontesi
Nessuna grande salita: si passa dal Col di Nava e poi per il resto una bella pedalata fino a Cuneo
Tappa non molto lunga (153 km) ma tosta: 4 stelle di difficoltà
Il percorso è una sorta di circuito dentro e fuori Torino con la ascesa al Colle Maddalena per 3 volte. Insidie ce ne sono parecchie
Tappa con 4 stelle di difficoltà. Sono 177 km intorno al Gran Paradiso
Due gp della montagna di prima categoria e arrivo in salita ai 1611 metri di Cogne: abbiamo detto tutto
Dopo il Gran Paradiso, la carovana si ferma un giorno e si prepara a uno dei tapponi alpini più attesi in assoluto: Salò-Aprica, tutto in territorio lombardo, 200 km che possono essere infernali
In questa tappa 3 delle salite più difficili e celebri del ciclismo: il Goletto di Cadino, il Mortirolo e il tremendo Santa Cristina
Quando si parla di Mortirolo vengono in mente le imprese di Marco Pantani. Una salita semplicemente mostruosa, con pendenze al 16%, un vero muro. Il grafico crediamo renda l'idea di cosa possa significare trovarsi davanti una salita del genere
Tappa con 4 stelle di difficoltà. 165 km che portano la carovana in Trentino
Tappa durissima. Si comincia con l'ascesa al Tonale, subito dopo il via, poi nel finale due cime da paura: il Vetriolo e il Menador
Il Menador non è un passo altissimo, è solo 1261 metri. Ma in quasi 8 km di salita i corridori devono farsi un dislivello di 780 metri con una pendenza media del 9.9%. Nel tratto finale la pendenza media si attesta sull'11% con punte del 15%
Tappa di recupero defaticante per i girini che fanno 146 km in scioltezza fino al cuore del Veneto
Nessuna particolare insidia, arrivo in volata molto molto probabile
Tappa 4 stelle, di 178 km con 3 gp della montagna, due dei quali di prima categoria
La carovana sconfina in Slovenia per affrontare il tremento Kolovrat (con lunghi tratti oltre il 10% e punti al 15%) e poi un finale veramente duro con l'ascesa a Castelmonte: una salita di oltre 7 km con una pendenza media del 7,8%
Tappone dolomitico di 167km, che tocca alcuni dei totem del ciclismo mondiale. Il Giro torna in cima alla Marmolada dopo tanti anni e sarà sicuramente spettacolo
Ci sono 3 gp della montagna: passo San Pellegrino, la Cima Coppi sul passo Pordoi e l'arrivo in salita sul Fedaia a 2057 m.
L'ascesa finale al Fedaia, dopo aver scalato il Pordoi, sarà da leggenda. Ci sono punti al 18%. La salita è lunga circa 14km, ha una pendenza media del 7,6%, ma nella parte finale ci sono lunghi tratti oltre l'11%. Una salita infinita, durissima e ad alta quota, dettaglio non secondario per le condizioni meteo e per le difficoltà di respirazione
Percorso quasi tutto cittadino ma con una salita sui colli a metà percorso
L'ascesa e la discesa nel tratto centrale del percorso. Niente di che in assoluto ma a questo punto della corsa potrebbe risultate decisivo
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