Alla vigilia della partenza del GP di Austria, Lewis Hamilton più 13 piloti di F1 hanno deciso di inginocchiarsi. Un gesto dalla innegabile potenza simbolica nella lotta al razzismo e a sostegno della campagna che ha toccato tutto il mondo. Ma non tutti hanno deciso di mettersi in ginocchio: tra quelli rimasti in piedi c'era anche Charles Leclerc
"Credo che ciò che conta siano fatti e comportamenti nella nostra vita quotidiana piuttosto che gesti formali che potrebbero essere considerati controversi in alcuni paesi. Non mi metterò in ginocchio, ma questo non significa affatto che sono meno impegnato di altri nella lotta contro il razzismo". Così il pilota della Ferrari, Charles Leclerc, annuncia su twitter,a poche ore dal via del Gp d'Austria, che non aderirà al gesto annunciato da molti piloti per sostenere la lotta al razzismo e il movimento Black Lives Matter, nato dopo la tragica scomparsa di George Floyd. In piedi, oltre al ferrarista, anche Raikkonen, Verstappen, Kvyat, Giovinazzi e Sainz
Dopo l'esplosione del caso Leclerc (che non è stato l'unico a rimanere in piedi), anche l'ex ministro dell'Interno, Matteo Salvini, ha pubblicato un tweet sul tema coprendo così la notizia con un suo commento
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