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MotoGP, GP Spagna, Bagnaia tuona dopo l'incidente: "Nella Sprint i piloti vanno fuori di testa. Binder? Insensato"

Fa discutere l'incidente che ha messo fuori gioco Pecco Bagnaia nella Sprint Race del GP di Spagna. Il pilota punta il dito contro Binder e il comportamento di certi piloti

Ultimo aggiornamento:

Luca Santoro

Luca Santoro

Giornalista

Esperto di Motorsport ma, più in generale, appassionato di tutto ciò che sia Sport, anche senza il Motor. Dà il meglio di sé quando la strada fa largo alle due o alle quattro ruote

Più che una Sprint Race, un remake di “Non si uccidono così anche i cavalli?”: quella di Jerez è stata una gara breve all’insegna dell’adrenalina, dei colpi di scena e del grottesco, con ben 11 piloti caduti (molti dei quali nello stesso tratto della pista). Tra essi anche Francesco Bagnaia, finito a gambe all’aria durante la serrata lotta a inizio Sprint.

L’incidente che ha estromesso Bagnaia dalla Sprint Race

La dinamica ha coinvolto tre piloti: Marco Bezzecchi ha provato ad infilare all’interno Pecco, con Brad Binder precedentemente impegnato contro il poleman Marc Marquez per le prime posizioni dietro di loro. Il pilota KTM però ha voluto approfittare di un po’ di luce tra i due rivali italiani, con un tentativo di infilata all’interno della curva accanto a Bagnaia, finito in mezzo tra i due avversari. Il campione del mondo è quindi caduto, non concludendo la propria Sprint e portandosi a casa zero punti con Jorge Martin, vincitore della gara veloce, sempre più in fuga in classifica (attualmente è a +42 dal ducatista ufficiale).

Tardozzi polemico con Binder, ma Guidotti: “Non c’è stata intenzionalità”

Il team manager di Ducati Davide Tardozzi, mentre la gara era in fieri, a caldo ha commentato ai microfoni di Sky Sport: “Mi sembra che Binder abbia un po’ esagerato. Doveva proprio infilarsi lì?“. Per la cronaca, i Commissari di Gara non hanno ravvisato alcuna irregolarità, derubricando il fatto come normale incidente di gara. E sebbene il team manager di KTM Francesco Guidotti abbia affermato che “in caso di incidente c’è sempre una responsabilità“, ha anche aggiunto: “Non mi sembra ci sia stata né intenzione né altro. Decisione giusta”.

In ogni caso, Bagnaia rispetto al resto della compagine non ha pagato l’asfalto reso insidioso delle piogge mattutine che hanno trasformato diversi tratti in una trappola di chiazze umide e rischiose (come ha sottolineato anche Max Biaggi su Sky Sport: condizioni sulle quali ha polemizzato post Sprint Maverick Vinales), ma per via della bagarre di gara. Pecco ha pagato il fatto di frapporsi alle ambizioni di Binder, ma a suo parere nelle Sprint i piloti si lasciano andare più del dovuto.

Bagnaia: “A Binder si è chiusa la vena”

Parlando nell’approfondimento di Sky Sport MotoGP, il pilota Ducati ha infatti spiegato, con una venatura polemica: “È successo che a Binder si è chiusa la vena quando Marquez lo ha sorpassato in curva-9, gettandolo un po’ fuori. Poi nell’ultima curva si è lanciato all’interno in maniera un po’ forte, col rischio di buttarci a terra entrambi. Non pago, in curva-1 è passato sul cordolo per superarne due, e io ci sono finito in mezzo”.

Poi ha proseguito: “Sino a lì non ero comunque soddisfatto, perché è come se la Sprint Race porti i piloti a essere fuori di testa. Cambiano direzione in maniera insensata, ti trovi certe volte a sfruttare la situazione superando, ma a volte ti ritrovi invece in mezzo ai panini e ai guai. Facendo la stessa strategia di gara lunga anche nella Sprint puoi fare altrettanto bene”.

“Il feeling con la moto era buono grazie ad una modifica che abbiamo apportato”

Come dire, non ha senso azzardare nella gara veloce quando si può usare lo stesso approccio di quella domenicale. Bagnaia ha quindi aggiunto: “Quello che ha fatto Binder non aveva senso”. Poi, riguardo domani, ha concluso: “Il mio ritmo dietro gli altri era un po’ lento, ma domani ci dovrebbero essere condizioni diverse, col sole e senza chiazze sull’asfalto. In ogni caso il feeling con la moto era buono e stavo riuscendo a fare ciò che volevo fare, perché abbiamo fatto un cambiamento abbastanza grande con un particolare della moto, che stava facendo la differenza”.

Pernat contro Marquez: “Va sanzionato. I piloti facciano qualcosa”

Ma a suscitare polemiche nel post gara è stato anche il comportamento su pista di Marc Marquez, reo secondo alcuni di una condotta di gara al limite per rimontare le posizioni dopo la caduta che ha vanificato la sua posizione da leader della Sprint. E questo a spese del connazionale Joan Mir e di Miguel Oliveira.

L’assalto del pilota del team Gresini ha suscitato lo sdegno di Carlo Pernat, che a Sky Sport ha polemizzato (anche contro Binder): “Non è certo il motociclismo dei miei tempi, quando finiva a cazzotti una volta finita la gara. Io se fossi un pilota o un ds alla prossima Safety Commission punterei il dito contro Marquez e Binder. Il signor Marquez è uno spettacolo da vedere in pista, ma quando fa numeri di questo genere deve beccarsi per il giorno dopo un long lap penalty. Altrimenti tutto va bene e i piloti si fanno male”.

Il manager di Enea Bastianini ha poi proseguito, adombrando un sospetto di favoritismi nei confronti di Marquez: “Chiunque faccia queste cose deve essere penalizzato, e non soltanto perdendo una posizione. Proprio Marquez si era lamentato con Bagnaia a Portimao, e si giocava la P4-P5. Qui era ottavo-nono e ne ha presi in pieno due, perché ha colpito sia Mir che Oliveira. Deve ricevere una long lap penalty. Chiunque faccia queste cose deve essere punito, primo o ultimo che sia. Devono essere decisioni sportive, non politiche. I piloti si mettano d’accordo almeno su questo, la vita è la loro”.

MotoGP, Gp Spagna: orario, info, dove vedere le qualifiche e la Sprint di Jerez in tv e in streaming

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