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Sinner, l’addio di Panichi e Badio è ancora un caso: “Non ero a mio agio”. Il retroscena con Vagnozzi, Alcaraz lancia la sfida

Il numero 1 al mondo torna sulla rivoluzione che ha investito il suo team alla vigilia di Wimbledon, nessuna spiegazione ufficiale ma qualche frase tutta da interpretare. Intanto Alcaraz lo aspetta in finale

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Il caso “Panichi-Badio”: si può riassumere così la vicenda che ha agitato la vigilia di Wimbledon per Jannik Sinner. L’addio dei due membri dello staff del numero 1 al mondo continua a far discutere con l’altoatesino che continua a non fornire una motivazione definitiva e chiara su quanto sia avvenuto dietro le quinte, alimentando così ulteriori speculazioni.

Le parole a Sky

Sulla separazione da Panichi e Badio, è lo stesso Jannik Sinner a tornare nel corso di un’intervista concessa a Sky. Anche in questa circostanza l’azzurro non si sbottona più di tanto. “Non è successo nulla di gravi, anzi. Abbiamo fatto un ottimo lavoro agli ultimi 8 mesi, non voglio dare i dettagli sul perché. Ringrazio tutti e due perché abbiamo fatto un bellissimo in lavoro insieme al team che ho qua. Ma a volte non mi sentivo a mio agio, ci sono un po’ di cose che non mi andavano. La parte più importante è sempre quella mentale, sono pronto mentalmente a combattere, anche se non c’è tutto il team al completo. Però mi sento bene e vediamo come va”.

Il retroscena con Vagnozzi

La notizia dell’uscita dal team di Badio e Panichi è stata la sorpresa della vigilia di Wimbledon, una decisone inattesa quella del numero 1 al mondo del tennis e sulla quale si stanno scatenando voci e illazioni. Dopo poco più di otto mesi di collaborazione, nessuno si aspettava un addio così improvviso visto che dal punto di vista fisico Sinner nell’ultimo anno è riuscito a fare un alto salto importante in avanti. E le congetture su cosa sia successo dietro le quinte aumentano, l’ultima punta in direzione di Simone Vagnozzi. Secondo alcuni infatti il carattere molto estroverso di Panichi e Badio, poco si sposava con l’atteggiamento riservato dell’allenatore di Jannik. Ma anche in questo caso si parla solo di congetture e non di notizie ufficiali.

Alcaraz lancia la sfida

Il primo a debuttare a Wimbledon secondo una lunghissima tradizione è il campione in carica Carlos Alcaraz che alla vigilia della sua prima partita torna a parlare proprio del confronto con Sinner: “E’ il mio avversario più duro. Quello che è successo ad Halle per me non ha molta importanza, lui è uno che reagisce sempre più forte. Sa come prepararsi ed allenarsi, avrà un livello altissimo e la sua mobilità in campo è impressionante. Io mi sento bene, sono in forma. Sarà un bel torneo per entrambi e mi auguro che ci potremo incontrare di nuovo in finale”.

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