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MotoGP, Marquez insiste sull’incidente di Portimao: “Bagnaia responsabile, Ducati sa”

Marc Marquez non intende far passare più di tanto in cavalleria l'incidente al GP di Portogallo con Bagnaia. Pur non insistendo su una penalità, punta il dito contro il rivale. E l'ad di Ducati: "Non posso giustificarli del tutto"

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Luca Santoro

Luca Santoro

Giornalista

Esperto di Motorsport ma, più in generale, appassionato di tutto ciò che sia Sport, anche senza il Motor. Dà il meglio di sé quando la strada fa largo alle due o alle quattro ruote

In casa Ducati è sorta una gatta da pelare a seguito del GP di Portogallo, pur dominato come è ormai consuetudine dalle moto di Borgo Panigale. E la questione spinosa ha una certa entità giacché coinvolge due pesi massimi in gara con il marchio trionfatore uscente della passata stagione di MotoGP, ovvero gli iridati mondiali Francesco Bagnaia e Marc Marquez. Un normale incidente di gara, così come è stato ufficialmente stabilito ed accettato generalmente da tutti, sta generando delle scorie che potrebbero avere dei riverberi velenosi.

L’incidente di Portimao tra Marquez e Bagnaia

Anzitutto, ripercorriamo cos’è successo agli occhi di uno spettatore esterno. Siamo negli ultimi tre giri del GP del Portogallo, secondo appuntamento stagionale, con Pecco e Marquez in lotta per le posizioni immediatamente sotto al podio mentre il rookie Pedro Acosta compiva una rimonta notevole (sino ad occupare il terzo posto mentre Maverick Vinales ha accusato problemi tecnici dissipando una potenziale piazza d’onore). Tra un sorpasso ed un controsorpasso tra i pluricampioni del mondo avviene il contatto in curva 5, con lo spagnolo che ha tentato il sorpasso suscitando la risposta del torinese. Da qui il tocco che ha spedito entrambi sulla ghiaia, concludendo la loro gara con zero punti.

L’incidente è stato poi oggetto di studio da parte della Direzione Gara, che ha convocato entrambi i piloti. Come ha sottolineato lo stesso Bagnaia nelle interviste post evento, fortunatamente non ci sono state penalità essendo stato un normale incidente di gara, come abbiamo anticipato. Quindi così è deciso, il caso è chiuso.

Marquez: “Non insisto perché Bagnaia venga penalizzato, ma la responsabilità è sua”

E invece mica tanto. Se Pecco nelle interviste si è trattenuto dall’innescare polemiche, Marquez è parso invece più pugnace. Anzitutto, nelle dichiarazioni post gara ha spiegato che si è trattato, a suo dire, “di un’azione molto al limite“. E sulla Direzione di Gara ha aggiunto: “Hanno deciso di non penalizzare Bagnaia e ho risposto loro che il mio era un punto di vista neutrale, avrei rispettato la decisione e non avrei pressato affinché lo penalizzassero. Ma intanto sia io che lui abbiamo ottenuto zero punti, ed era l’ultima cosa che avremmo voluto”.

Quando sembrava che la cosa potesse chiudersi lì, Marquez ha voluto puntualizzare: “Secondo il mio punto di vista, quello è stato un errore di Bagnaia. Ma non parlo solo dell’incidente. Quel tipo di contatto può avvenire in azioni di questo genere, ma lui è voluto entrare all’interno senza considerare il fatto che io stessi ritornando“. Insomma, per lo spagnolo “non era necessario entrare in maniera così aggressiva. Ma lui ha deciso così e quindi due Ducati hanno chiuso con zero. Bagnaia ha detto che era tornato sulla sua traiettoria, senza aspettarsi il contatto. Meno male che nessuno si è fatto male”.

“Ducati ha la telemetria e da lì si capisce cos’è successo: io ho visto”

Quindi, ha affermato sibillino: “Ducati ha la telemetria e da lì si può vedere molto bene quello che è successo. Io l’ho vista e ho capito cosa è successo, ma non posso dire nulla perché è una cosa privata”. Infine, sulla sua condotta di gara in riferimento al suo passato con Honda, il pilota del team Gresini ha specificato: “Io quest’anno sono molto calmo, rispetto il fatto che abbia bisogno dei miei tempi”.

L’ad Ducati: “Potevano stare più attenti. Non li giustifico del tutto, ma non c’è alcun caso Marquez”

In buona sostanza, Marquez non ha affondato il colpo, ma ha usato parole che potrebbero essere la spia di un possibile caso perturbatore negli equilibri dell’universo MotoGP della Ducati. A Sky Sport Claudio Domenicali, amministratore delegato della casa di Borgo Panigale, ha analizzato l’incidente in maniera oggettiva ed equilibrata: “Ho visto l’analisi in tv e a seconda di come la guardi tendi a dare ragione a uno o all’altro. Forse entrambi, vista la loro esperienza, potevano essere un po’ accorti, però è anche vero che nessuno dei due voleva mollare. Perciò anche se in lotta per un quinto posto, tutti e due se la sono giocata parecchio rischiando”. Quindi ha sintetizzato: “Li capisco, ma non posso giustificarli completamente”.

E sul fatto che Marquez possa creare problemi in Ducati con questo caso e non solo, turbando equilibri attuali e futuri, Domenicali è stato categorico: “Ci sono tanti campioni, penso ad Acosta che ha fatto una gara pazzesca. Perciò non so se uno in più o uno in meno cambi chissà cosa alla fine. Sono tutti fortissimi, alcuni sono dei campioni del mondo come Pecco e Marc, che vogliono vincere sempre. Capisco che il tema attiri come spunto giornalistico, però io cerco di non farmi tirare nella polemica, se posso. Non abbocco”.

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