Obbligo della certificazione verde per accedere a grandi eventi, con la capienza di quelli all’aperto che sale al 50% e quella degli aventi al chiuso al 25%. A renderlo ufficiale è stato il nuovo Dpcm, con le linee guida che scatteranno dal 5 agosto.
LA POLEMICA – Per andare allo stadio, dunque, servirà il Green Pass, ma c’è chi contesta soprattutto la capienza al 50%, ritenuta troppo bassa se si fanno entrare solo persone vaccinate (con due dosi). “Se allo stadio all’aperto ci si potrà andare solo col green pass, perché la capienza dovrebbe essere al 50% e non al 100%? – si domanda qualcuno – Quale sarebbe la logica? Impedire a noi vaccinati di contagiarci a vicenda col vaccino?”. “Vogliamo il 100% per chi ha green pass – commenta un altro tifoso – e aggiungo anche la mascherina, sia all’arrivo dello stadio che dentro, come ulteriore precauzione. Più di così non so davvero cosa dobbiamo fare”.
IL CONFLITTO TRA VAX E NO-VAX – Il provvedimento del governo, con l’obbligo della certificazione verde, alimenta poi ancora una volta l’ormai accesa discussione tra il partito dei vax e quello dei no-vax: “Un bacione ai no vax… Volete uscire ? Cinema ? Stadio? Ristorante ? Vaccinatevi… sennò state a casa”. La risposta: “Il Green pass obbligatorio per stadio, ristorante e bar è misura da stato poliziesco. Un modo subdolo per imporre l’obbligo vaccinale. Non scherziamo, la libertà è sacra”.