Sono momenti molto difficili quelli che stanno vivendo Elina Svitolina e Lesia Tsurenko, tenniste ucraine che nelle ultime settimane hanno vissuto soffrendo i progressi del conflitto portato dalla Russia nella loro nazione.
- Guerra Ucraina, la decisione di Svitolina
- Il futuro di Svitolina
- Guerra Ucraina, il disperato annuncio di Tsurenko
Guerra Ucraina, la decisione di Svitolina
Per la numero 20 della classifica mondiale, eliminata al primo turno sia a Miami che a Indian Wells, il dolore per ciò che sta accadendo ai suoi connazionali in Ucraina si è aggiunto a quello provocatole nel fisico da un persistente mal di schiena.
“Questi due mesi sono stati estremamente difficili per me, mentalmente e fisicamente” ha spiegato Svitolina.
“Intanto, osservo con insopportabile dolore nel cuore quello che sta succedendo in Ucraina e vedo con quanto coraggio il popolo ucraino stia difendendo la nostra nazione, tutto questo mi ha dato una spinta forte per continuare a lottare in campo. Adesso però il mio corpo non può più reggere”.
Il futuro di Svitolina
Le due concause porteranno dunque la 27enne di Odessa a saltare i tornei in programma nelle prossime settimane per recuperare, a livello mentale e atletico, quello smalto che in passato le ha consentito di raggiungere le semifinali a Wimbledon e agli US Open.
Questa scelta la obbligherà a rinunciare anche all’impegno in Billie Jean King Cup con la Nazionale ucraina, avversaria il 15 e il 16 aprile prossimi degli Stati Uniti in un confronto dove il 10% degli incassi sarà devoluto all’Ukraine Crisis Relief Fund, il fondo di Save the Children per aiutare i bambini colpiti dalla guerra.
Guerra Ucraina, il disperato annuncio di Tsurenko
In una situazione ancor peggiore rispetto alla sua si trova Lesia Tsurenko, altra tennista ucraina impegnata sul circuito a cui la guerra ha tolto e sta togliendo tantissimo.
“Dopo aver trascorso il mese peggiore della mia vita, fra mal di testa costante, attacchi di panico e senso di colpa per la guerra in Ucraina, affronto una nuova sfida” ha scritto sui suoi canali social la numero 135 del ranking WTA.
“In quanto giocatrice con sede a Kiev, non ho nessun posto dove andare. Ora ogni ucraino ha la sua storia da incubo… Dove dovrei andare?” si chiede disperata la tennista ucraina sperando di trovare quanto prima un supporto e un sostegno concreti.