Jasmine Paolini fatica a digerire la cocente eliminazione in Canada e, a poche ore dall’esordio nel doppio in coppia con Sara Errani, affida ai social il proprio disappunto.
- Una sconfitta che brucia
- Lo sfogo social di Jaz
- Con Gaio fino New York, poi si vedrà
- Perché Paolini e Musetti sono stati esclusi dal misto degli US Open
- Il calendario non aspetta
Una sconfitta che brucia
Il tour nordamericano di Jasmine Paolini non è iniziato sotto i migliori auspici. Dopo la prematura eliminazione a Wimbledon, la numero uno del tennis azzurro è stata costretta e incassare un altro doloroso stop. Questa volta, all’esordio a Montreal, dove è stata superata in tre set dalla giapponese Aoi Ito, numero 110 al mondo. Una sconfitta che brucia, arrivata in rimonta (6-2; 5-7; 6-7) e con l’aggravante di un match point fallito, a testimonianza di un momento di smarrimento che la tennista toscana sembra vivere sul piano della forma fisica, del gioco e della fiducia.
Lo sfogo social di Jaz
Non è un caso, dunque, che Jaz, a poche ore dal debutto nel doppio insieme a Sara Errani contro le sorelle (e beniamine di casa), Leylah e Bianca Fernandez, abbia scelto i social per esternare la propria frustrazione. “Oggi non ne avevo, ma il lavoro continua”, ha scritto in inglese su Instagram, accompagnando il post con l’emoticon del bicipite, simbolo comunque di determinazione e resilienza dell’azzurra.
Un messaggio asciutto, essenziale, in cui traspare, però, tutta la delusione per un risultato che rischia di minare la sua tranquillità alla vigilia dello US Open. Per evitare ulteriori critiche, la campionessa olimpica nel doppio ha anche scelto di limitare i commenti al post.
Con Gaio fino New York, poi si vedrà
D’altronde, la sconfitta di Montreal solleva inevitabili interrogativi sul piano tecnico. Dopo l’addio a Renzo Furlan, suo storico coach, e la breve parentesi con lo spagnolo Marc Lopez, almeno fino agli US Open, la gestione è passata nelle mani di Federico Gaio, ma è naturale che ci vorrà un po’ di tempo per trovare l’intesa migliore.
A gettare altra benzina sul fuoco, nelle ultime ore è arrivata anche l’inattesa notizia dell’esclusione dal doppio misto, che l’avrebbe vista imbracciare la racchetta al fianco di Lorenzo Musetti dal tabellone degli US Open. Una decisione che ha spiazzato molti, considerando il ranking combinato di 19 (Paolini numero 10, Musetti numero 9 in doppio).
Perché Paolini e Musetti sono stati esclusi dal misto degli US Open
Per svelare il mistero è bastato consultare le dinamiche di iscrizione al torneo. L’entry list del doppio misto, resa nota dagli organizzatori, comprende, infatti, otto coppie ammesse direttamente in base alla classifica e altre sei che hanno ricevuto una wild card. Tra queste spicca la coppia azzurra Errani-Vavassori, vincitrice della scorsa edizione, così come non passa di certo inosservata quella composta da Jannik Sinner ed Emma Navarro.
La chiave del mistero è la coppia composta da Belinda Bencic e Alexander Zverev, ammessi nonostante un ranking combinato di 23. La discriminante in questo caso risiede, però, nel cosiddetto ranking protetto. La svizzera, ferma da mesi per infortunio, è infatti iscritta con il ranking protetto di numero 15, che consente alla coppia di rientrare nei parametri richiesti fermando il combinato a 18, appena un punto meno di Paolini-Musetti.
Il calendario non aspetta
Chi non aspetta, però, è il calendario, che stasera riporta Jaz in campo nel doppio e, tra una settimana, la chiamerà a difendere punti preziosi a Cincinnati, torneo in cui l’anno scorso raggiunse gli ottavi di finale. La buona notizia è che, salvo sorprese, la toscana resterà nella top 10 WTA fino allo Slam newyorkese.
La situazione verso le WTA Finals si è, però, inevitabilmente fatta più complessa, con la concorrenza a incalzare minacciosa. La speranza è che, proprio a cominciare dal doppio di questa sera, possa arrivare un’iniezione di fiducia in vista degli US Open, dove Paolini vuole arrivare con le idee più chiare e, nonostante l’esclusione dal misto, ritrovare il sorriso ritrovato.