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Horner: “Non ci vuole un genio per capire il vantaggio della Red Bull"

Il team principal della scuderia di Milton Keynes ha spostato l'attenzione dalla power unit Honda all'ala posteriore della Red Bull

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Horner: “Non ci vuole un genio per capire il vantaggio della Red Bull" Fonte: Getty Images

La ricetta vincente della Red Bull, che con la RB16-B ha dato a Max Verstappen il mezzo per sfidare finalmente ad armi pari Lewis Hamilton? La possibilità di correre più scarichi a livello aerodinamico senza pagarne troppo le conseguenze a livello di degrado delle gomme.

Il sette volte campione del mondo Lewis Hamilton ha sottolineato che in casa Mercedes servono aggiornamenti sulla W12 per rispondere alla brillantezza della Red Bull che ha vinto a Monaco, a Baku, al Paul Ricard e al Red Bull Ring.

Mercedes è stupita per la velocità mostrata non solo dalle Red Bull, ma anche da Pierre Gasly. Verstappen, Perez e il francese, infatti, dal weekend di Le Castellet hanno montato la seconda power unit stagionale delle tre concesse per regolamento. 

Christian Horner, però, rispedisce al mittente i sospetti avanzati da Toto Wolff e da Lewis Hamilton sull’eventuale crescita a livello prestazionale della power unit Honda. “Non ci vuole uno scienziato missilistico per capire da dove deriva il nostro vantaggio – ha dichiarato Horner secondo quanto riportato dalla testata spagnola AS – basta guardare l’assetto della nostra macchina. Honda ha svolto un grandissimo lavoro, sì, ma in inverno. Abbiamo gareggiato con un’ala posteriore molto sottile e più scarica rispetto a quella Mercedes, per questo siamo stati più veloci nei rettilinei”.

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