La Supercoppa in Arabia Saudita era stata avvolta dalle polemiche già alla vigilia, proprio per la decisione di giocare in un paese dove i diritti civili troppo spesso vengono calpestati. Non sorprende quindi che sia anche finita tra roventi polemiche, tutto per l’operato del direttore di gara, Banti di Livorno, che in alcuni episodi non si è dimostrato all’altezza. Analizziamo gli episodi.
IL PRIMO TEMPO – Nel primo tempo tutti giusti i cartellini gialli estratti dall’arbitro, ne manca forse solo uno a Bentancur dopo dieci minuti ma è molto discrezionale. Molto più grave invece quando l’assistente ferma Cutrone lanciato tutto solo verso la porta al minuto 33, sbandierando un fuorigioco che non c’era e non lasciando proseguire l’azione aspettando l’esito ed eventualmente il Var (come invece fa con Matuidi un minuto dopo).
LA RIPRESA – Al minuto 54 Zapata tocca con un braccio un cross di Ronaldo: la distanza è minima e il movimento è più a togliere l’arto, ma siamo comunque al limite. Var al lavoro poi prima sul gol giustamente concesso a Cristiano Ronaldo e poi su quello altrettanto giustamente annullato a Dybala (Matuidi è in fuorigioco). Dal minuto 72 in due giri di lancetta due scelte che fanno discutere: Matuidi col piede a martello su Calabria non prende neanche il giallo (era da arancione) mentre Kessie dopo consulto col Var viene espulso (giustamente). A due dalla fine però l’errore più grave in assoluto: su cross dalla destra Can entra in scivolata prendendo in pieno Conti, grave non assegnare il calcio di rigore e ancora più grave non averlo rivisto nemmeno al Var.