Il Vicenza è fallito, ma torna a giocare: "Servono tre milioni"

La decisione del Tribunale, che ha anche concesso l'esercizio provvisorio. Il curatore fallimentare ha inquadrato la situazione.

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Il Vicenza è fallito, ma torna a giocare: "Servono tre milioni" Fonte: ANSA

Il Vicenza Calcio è ufficialmente fallito. Potrà però disputare e completare l’attuale campionato di serie C, essendo stato concesso l’esercizio provvisorio. La decisione del Tribunale di Vicenza tiene aperta la porta a nuovi eventuali investitori, che possano rilevare il club.

Sabato i biancorossi torneranno in campo e giocheranno a Teramo, alla ripresa del campionato.

La notizia è stata resa pubblica in conferenza stampa dal presidente del Tribunale di Vicenza Alberto Risso, che ha parlato dopo la decisione della Camera di Consiglio. “Il Vicenza è fallito ma il tribunale ha deciso di nominare come curatore fallimentare il dottor Nerio De Bortoli, uomo di fiducia del Tribunale e professionista stimato”, il suo annuncio.

Lo stesso De Bortoli ha quindi inquadrato la situazione: “Domani la squadra partirà per Teramo, seguirò anch’io la prima trasferta, andiamo per vincere. E’ nostra intenzione riaprire la campagna abbonamenti e studieremo dei biglietti a prezzi speciali. Il settore giovanile verrà mantenuto e preservato, è un potenziale del club. Il Vicenza Calcio è un patrimonio non solo sportivo. Per finire la stagione serviranno all’incirca 3 milioni di euro, ci muoveremo anche in altre direzioni”.

Anche il primo cittadino di Vicenza Achille Variati ha commentato la vicenda. “Questa è una giornata davvero triste per la città e per coloro che amano il ‘Lane’, ma ora almeno le cose sono chiare. Con la dichiarazione di fallimento si apre una nuova pagina non semplice che avrà bisogno della generosità di tanti per salvare non solo una società, non solo una squadra dalla storia centenaria, ma un pezzo dell’identità della nostra comunità”, ha dichiarato il sindaco.

“Per me la situazione è parecchio pesante da affrontare, perché al di là di 4-5 giocatori che magari arrivano da anni precedenti e sono un po’ più anziani degli altri, io ho tanti ragazzi che guadagnano veramente poco, stiamo parlando di 1000, 1200, 1500 euro al mese – aveva dichiarato qualche giorno fa Nicola Zanini, tecnico dei biancorossi -. Io non mi vergogno di dire che ho telefonato i proprietari di casa dei miei ragazzi per dire loro di aspettare con gli affitti arretrati. Siamo di fronte a cose del genere, è proprio la gestione della vita che diventa difficile. Io non posso chiedere ad un ragazzo di fare i 1000 metri se questo non ha i soldi per pagarsi da mangiare, è difficilissimo per me”.

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