Inghilterra-Italia, le pagelle: Gatti supera la prova, a Pessina manca il gol

Fonte: Getty Images

Di Lorenzo 6.5: l’esterno del Napoli è, insieme a Donnarumma, l’unico della finale di Wembley tra i titolari di Mancini e confeziona una partita di livello e personalità: instancabile in fase di spinta, suo l’assist per la migliore occasione della partita, quella di Tonali

Scamacca 6: le prevedibili sportellate con i difensori inglesi, ma anche una prestazione a luci e ombre. Fisicamente c’è, al tiro ci va una sola occasione, sprecando dall’interno dell’area, da rivedere nel fraseggio con i compagni e nella protezione del pallone

Pessina 6.5: la posizione da attaccante esterno esalta la sua duttilità. Qualche minuto per adattarsi, poi l’atalantino diventa la spina nel fianco della fascia destra inglese. I giocatori di Southgate non sanno letteralmente come e dove andarlo a prendere, gli manca solo il gol che sfiora due volte nel finale di primo tempo

Abraham 5: il romanista sembra stanco, ma stecca la prova da vice Kane offertagli da Southgate. Domato da Gatti, l’ex Chelsea si vede solo in avvio sull’errore in disimpegno di Donnarumma, poi sparisce

Gatti 6.5: l’emozione per il neo-juventino, terzo esordiente dell’era Mancini senza aver mai giocato in Serie A dopo Zaniolo e Zerbin, dura pochi minuti. L’ex Frosinone prende via via confidenza con la partita, mostrando coraggio e personalità sia nelle uscite palla al piede che in marcatura

Sterling 5.5: la solita freccia sulla sinistra, tra belle giocate ed errori banali, ma Dimarco lo controlla più che bene. Sono però sue le migliori occasioni inglesi della ripresa, banalmente sprecate

Donnarumma 6: la media ponderata tra la deviazione decisiva che manda sulla traversa il tiro di Mount e la papera in avvio in impostazione che per poco non regala il gol ad Abraham

Locatelli 6: il perno centrale della mediana azzurra è anche il giocatore più esperto del reparto. Spettacolare l’apertura per Di Lorenzo nell’occasione sprecata da Tonali, lo juventino non ha sempre i tempi giusti nella gestione del pallone e del pressing, ma dà equilibrio alla squadra. Provvidenziale in avvio nella chiusura su Abraham dopo la papera di Donnarumma

Grealish 6.5: mister 115 milioni del Manchester City viene schieato da titolare dopo il buon spezzone contro la Germania e ripaga la fiducia del ct. Il talento si vede a sprazzi, ma c’è: suo l’assist non sfruttato da Sterling in avvio di iripresa

Dimarco 6.5: buona la sincronia con Di Lorenzo, i due terzini azzurri si alternano nella spinta. L’ex interista cresce alla distanza nella proiezione offensiva dopo un tempo di ottima tenuta difensiva su Sterling e resta concentrato fino al 90’