Inter, Conte stuzzica Ibrahimovic e scherza su Sanremo

Il tecnico nerazzurro non vuole parlare di match scudetto: "Mancano ancora 16 partite"

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In vista del derby di domani contro il Milan, il tecnico dell’Inter Antonio Conte è intervenuto in conferenza stampa, dopo aver saputo della scomparsa di Mauro Bellugi: “Purtroppo mentre eravamo in campo ci è arrivata la triste notizia della scomparsa di Bellugi. Mi dispiace veramente tanto, ci uniamo al dolore della famiglia”.

Inter e Milan si giocano lo scudetto: “Un derby diverso rispetto agli anni passati perché riguarda l’alta classifica. Stiamo parlando di due squadre quasi appaiate in testa alla classifica. Penso sia una bella soddisfazione per Milano avere questo tipo di partite con questa posta in palio. Sappiamo benissimo che il derby va vinto per un discorso di campanilismo, ma c’è anche una questione di classifica. Bisogna sempre lavorare con il giusto entusiasmo, la giusta forza e determinazione. Devi essere ancora più carico quando c’è questa posta in palio. Mi aspetto una partita nella quale due squadre cercheranno di superarsi. E’ stato designato un ottimo arbitro, non vedo il motivo perché debba esserci nervosismo o si debbano creare situazioni che possano nuocere alla squadra”.

Il pericolo numero uno sarà Ibrahimovic: “Si risolve lavorando da squadra, cercando di ridurre al minimo gli errori. Stiamo parlando di un giocatore forte, che sta dando tantissimo al Milan. Ci ha fatto gol, non è detto che lo faccia anche stavolta. A noi interessa fare risultato e vincere. Se me la sentirei di mandare Lukaku a Sanremo in questo momento della stagione? C’è da cantare domani a San Siro prima”.

Occasione Inter per la prima fuga? Conte la pensa così: “Mancano sedici partite. Non dimentico che tanti si chiedevano prima di Fiorentina e Lazio a quanti punti saremmo arrivati di distacco al derby. Il campionato è talmente difficile da pronosticare che ogni domenica cambiano. Per qualcuno il derby poteva essere una botta finale per noi visto che avevamo un calendario peggiore del Milan, invece siamo avanti. Dobbiamo andare step by step, pensando alla singola partita. Ogni partita che vinci inevitabilmente dà morale e questa è la cosa più importante. Finora abbiamo giocato ogni tre giorni. Abbiamo speso tantissimo contro la Juventus in Coppa Italia e dopo due giorni abbiamo giocato a Firenze. Si può parlare di vantaggi o svantaggi, poi c’è il campo. Noi dobbiamo continuare a fare ciò che stiamo facendo. Sicuramente lavoreremo ancora di più non giocando in settimana”.

Ancora da capire se Eriksen partirà titolare: “Sinceramente non lo so. Mi porto dietro ancora tre dubbi, non ho deciso niente. Stiamo avendo tempo di lavorare con Christian, ha fatto dei buoni progressi, ci è venuto molto incontro. Questo sicuramente è buono per l’Inter e anche per lui. Skriniar? In tanti sulla carta dovevano lasciare l’Inter, ma i calciatori sanno benissimo quale è sempre stata la mia idea. Lui sta facendo molto bene, così come tutto il reparto arretrato. Hanno trovato un buon affiatamento i nostri sei difensori, perché tutti hanno sempre risposto in maniera importante. Milan sa che se molla un attimo altri potrebbero prendere il suo posto. Questa competizione leale ha portato alla crescita sua e di tanti ragazzi”.

I tifosi non ci saranno in un match così delicato: “Il messaggio che gli diamo è sempre lo stesso. Daremo il massimo, come abbiamo sempre fatto, per questi colori e per la storia del club. Faremo di tutto perché i tifosi siano orgogliosi del nostro impegno”.

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Inter, Conte stuzzica Ibrahimovic e scherza su Sanremo Fonte: Getty Images

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