Il mondo alla rovescia in otto giorni: la sconfitta di Bologna, il crollo nel derby in coppa Italia e ora questo nuovo ko, il più inatteso e doloroso di tutti. L’Inter si scopre fragile e nervosa e passa dal sogno triplete all’incubo zero tituli. La sconfitta con la Roma lascia ferite sanguinose e lancia tanti interrogativi. Inzaghi prova a spiegare cosa sta succedendo alla sua squadra.
- Inzaghi ricorda rimesse laterali e rigori
- Ranieri non cambia idea sul suo addio
- I tifosi si sfogano sui social
Inzaghi ricorda rimesse laterali e rigori
A fine partita la squadra è andata tutta sotto la curva ma cosa sta mancando a questa Inter? “Sono tre sconfitte che fanno male ma abbiamo provato a vincere, sia pur senza grande lucidità ma i giocatori ci hanno messo il cuore e la gente l’ha capito. I giocatori danno l’anima e li ringrazierò sempre. La Roma ha fatto una grande partita ma avremmo meritato il pareggio, dobbiamo reagire a questa settimana. Certo calendari, assenze, rimesse laterali e rigori… ma dobbiamo recuperare energie, tra due giorni voleremo a Barcellona, non serviva la partita di ieri per capire quanto sono forti”.
Il tecnico deve mangiarsi le mani per non ricordare il rigore negato nel finale. Inzaghi dice e non dice: “Dobbiamo ricaricare energie fisiche e mentali e parlare di altro sarebbe troppo facile per me che sono l’allenatore”. Infine un aggiornamento sulle condizioni di Pavard: “Ha riportato una distorsione alla caviglia sinistra, era sul lettino, non ci voleva ma vedremo nei prossimi giorni”.
Ranieri non cambia idea sul suo addio
Di ben altro umore ovviamente Claudio Ranieri, che dedica ai tifosi cui è stata vietata la trasferta, e ammette: “Siamo venuti qui per vincere, ho detto alla squadra che dovevamo giocarcela alla pari. Abbiamo ripetuto la tattica di Udinese, sono contento davvero per i sacrifici dei giocatori, non avevamo mai vinto contro una grande. Mi godrò queste vittorie però solo alla fine, penso solo alla prossima gara con la Fiorentina. Se ho ripensamenti sull’addio alle panchine? No, no, al limite me ne andrò ai giardinetti”.
I tifosi si sfogano sui social
Mentre a Napoli già sono partiti caroselli e si sentono trombette e clackson fioccano le reazioni sui social: “Se abbiamo la testa alla Champions, tanto vale far giocare i Primavera in campionato. Se invece non ne abbiamo più, meglio concentrarsi sulla cosa più facile (per me lo Scudetto) e lasciar perdere il resto. Così è suicidio” e poi: “Avevo previsto che in 10 giorni o tutto in gioco o tutto fuori… bene, si sta verificando il peggio!!” e anche: “La paura sta avendo la meglio sull’entusiasmo e rischia seriamente di compromettere tutto il bello e il buono seminato. Ci sta non vincere nulla ma così no perché sarebbe una resa”
C’è chi scrive: “Il tanto preso in Giro Antonio Conte, che noi interisti ci permettiamo di criticare, perché abbiamo il messia del calcio in panchina, oggi apre la sua bachechina e mette dentro il suo 5 scudetto. Mentre il fenomeno, di nuovo prende le mosche” e anche: “Abbiamo alzato bandiera bianca nel momento della stagione dove la stanchezza è solo un alibi, contan le energie mentali, sgonfiate alle prime difficoltà”, oppure: “Non ci sono nè di fisico e nè di testa. Purtroppo. E i responsabili della situazione non sono in campo e neppure in panchina ma dietro le scrivanie a contar soldi”.
Il web è scatenato dopo Inter-Roma: “Visto che Inzaghi a quanto pare è intoccabile, in caso di secondo scudetto regalato in 4 anni ci sarà qualche riflessione in quale comparto societario o va bene così?” e poi: “La costruzione di una squadra forte richiede tempo, anni, ma non venitemi a parlare di “percorso” in merito a questa oscenità di approccio mentale che c’è in questa stagione” e infine: “La cosa più incomprensibile è l’atteggiamento della squadra quasi rassegnato, molto simile a quello dei tifosi presenti allo stadio. Il problema principale non sono le gambe, ma è la testa!”.