A Calciomercato.com, l’allenatore dell’Ungheria Marco Rossi ha parlato così dell’Italia, prossima avversaria in Nations League: “Non ho dubbi sul valore del movimento azzurro. Se rigiocano Italia-Macedonia per 99 volte, vince sempre l’Italia, che nelle qualificazioni per il Mondiale ha pagato con gl’interessi la fortuna avuta per vincere l’Europeo. Perché non si vince un torneo senza un po’ di fortuna. Penso ai rigori, ma penso anche ai due gol annullati all’Austria per fuorigioco di pochi centimetri. Così accade che poi Jorginho, il miglior rigorista di Mancini, sbagli due volte il rigore decisivo. Quante probabilità c’erano che accadesse? Bastava segnarne uno, invece…”.
“Addio Mondiale? Come ogni italiano, ero molto deluso – continua Rossi -. Poi però, vivendo nel calcio, a mente fredda ho capito che non è tutto da buttare e da rifare come si è detto dopo l’eliminazione. Intanto, penso che sia stato giusto ripartire col Mancio. L’unica alternativa poteva essere Ancelotti, ma non era ovviamente disponibile. E allora è giusto andare avanti con Mancini, che ha già dimostrato di sapere vincere”.
Marco Rossi sa dove bisognerebbe ripartire: “Dove l’Italia è veramente all’anno zero sono le strutture, gli stadi. Troppo indietro. Anche in Ungheria la situazione è cento volte meglio. Ogni club di prima e seconda divisione ha uno stadio nuovo, statale e in concessione. Ha un suo centro di allenamento, lo spazio per le academy, l’attenzione ai giovani. In Italia gli stadi sono incredibilmente vecchi, si vede male. Due anni fa sono stato a Napoli per vedere un mio giocatore, del Salisburgo. Sono stato a trovarlo in albergo e poi ho scelto di vedere la partita da casa, in tv. Perché allo stadio si vede malissimo, troppo distanti. Io non so come oggi tutto ciò sia ancora possibile”.