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Sciabola, Italia oro mondiale dopo 10 anni: Ungheria di Szilagyi ko, Curatoli da leggenda. Bronzo dal fioretto femminile

A dieci anni dall’ultimo trionfo, la sciabola maschile azzurra conquista l’oro mondiale! Che impresa per Curatoli, Gallo, Torre e Neri contro l’Ungheria di Szilagyi

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Lorenzo Marsili

Lorenzo Marsili

Sport Specialist

Giornalista pubblicista, redattore, divulgatore. E' una delle anime video del sito: racconta in immagini un evento e lo fa come pochi altri

A distanza di dieci anni, la squadra azzurra della sciabola si è ripresa il gradino più alto del podio ai Campionati Mondiali di Tbilisi, firmando una delle imprese più esaltanti della scherma italiana. Il quartetto composto da Luca Curatoli, Michele Gallo, Pietro Torre e Matteo Neri ha superato in finale l’Ungheria del tre volte campione olimpico Aron Szilagyi con un netto 45-37, coronando un percorso straordinario.

Curatoli concede un bis da leggenda

Una medaglia d’oro che ha il sapore della rinascita per il team azzurro, capace di ribaltare una partenza difficile contro i temibilissimi ungheresi e di imporsi grazie a una prestazione corale, fatta di talento, lucidità e coraggio. L’ultimo trionfo iridato per la sciabola maschile risaliva al 2015, e anche allora tra i protagonisti, accanto ad Aldo Montano, Enrico Berrè e Diego Occhiuzzi, c’era Luca Curatoli, che ha così scritto un’altra pagina di storia della scherma italiana.

Rimonta perfetta contro i giganti ungheresi

Dopo l’argento agli Europei, la sfida contro l’Ungheria è iniziata in salita per gli azzurri, con Szilagyi a mettere subito pressione con un secco 5-2 su Curatoli, replicato poco dopo da Rabb ai danni di Neri, per il parziale sul 10-4. La risposta italiana non si è fatta attendere. Michele Gallo ha piazzato un incredibile parziale di 11-4 su Gemesi, riaprendo i giochi.

Szilagyi ha provato nuovamente a spingere, ma Curatoli ha risposto da fuoriclasse, con un 8-2 che ha definitivamente spostato l’inerzia dalla parte azzurra. A quel punto, con l’Italia avanti 30-25, è stato tutto in gestione. Bene Torre, che è riuscito a mantenere il vantaggio nel suo esordio in finale, mentre Gallo, autore di una prestazione strepitosa, ha firmato un 5-1 da non credere proprio su Szilagyi mettendo così l’oro in cassaforte. La stoccata decisiva è ancora Curatoli, che chiude il 45-37 scrive la storia.

Ragazze del fioretto di bronzo

Dopo il cammino netto dai sedicesimi in avanti, questo trionfo rappresenta non solo la sesta medaglia per l’Italia in questi Mondiali (due ori e quattro bronzi), ma manda anche un segnale di forte vitalità della scuola schermistica azzurra. Una vitalità confermata anche dal bronzo centrato dalle azzurre del fioretto. Il quartetto composto da Arianna Errigo, Martina Favaretto, Anna Cristino e Alice Volpi si è, infatti, imposto nella finale per il terzo posto contro il Giappone con il punteggio di 45-30, riscattando la sconfitta subita in semifinale dalla Francia (45-34).

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