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Volley, la replica della Bartoccini-MC Restauri alle accuse di Asia Cogliandro: "Ricostruzione capziosa e denigratoria"

La società Blacks Angels Perugia ha risposto alle accuse mosse da Asia Cogliandro: "Per due mesi non ha inviato il certificato di gravidanza. Falliti tutti i nostri tentativi di mediazione, ma siamo nel giusto"

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

“Capziose, denigratorie e prive di fondamento”. Sono le parole utilizzate in apertura del comunicato con il quale la società Black Angels Perugia Volley (per motivi di sponsorizzazione rinominata Bartoccini-MC Restauri) ha risposto ad Asia Cogliandro, la giocatrice che a mezzo stampa ha formalmente accusato di essere stata licenziata dalla società perugina non appena ha comunicato di essere rimasta incinta. La risposta del club non s’è fatta attendere, mostrandosi dura tanto nei toni, quanto nella condanna di quanto affermato dall’ex tesserata.

La replica: “La nostra proposta di accordo caduta nel vuoto”

La nota si apre specificando che “la giocatrice ha comunicato in via informale il suo stato di gravidanza il giorno 20 gennaio senza produrre alcuna certificazione medica. Il presidente Antonio Bartoccini e il diesse Remo Ambroglini hanno accolto la comunicazione, facendo giustamente interrompere qualsiasi forma di attività fisica dell’atleta, il tutto per garantire l’integrità della madre e del futuro nascituro e non diffondendo in alcun modo la notizia, proprio per tutelarne la privacy e l’aspetto psicologico.

Nel mese di marzo la società, a fronte di mancate comunicazioni ufficiali da parte dell’atleta, ha inviato una pec al suo procuratore, che solo allora ha fornito il certificato medico di accertata maternità. A fronte di questa situazione e in virtù di un’assenza normativa che disciplina la materia della gravidanza all’interno dei contratti sportivi, la società Black Angels Perugia Volley ha avviato con l’atleta e con il procuratore un colloquio per raggiungere un accordo nella gestione del suo contratto.

La proposta è stata quella di riconoscere all’atleta l’80% degli emolumenti dovuti, con il restante importo integrato dal fondo di gravidanza previsto dall’Inps e dalla FIPAV. Proposta che non ha trovato l’accoglimento dell’atleta, pertanto Cogliandro ad oggi ha percepito il 60% degli emolumenti, in relazione all’attività effettivamente svolta sul piano sportivo, ovvero fino a gennaio 2025”.

La smentita dello sfratto e “l’inconsistenza” del licenziamento

La nota prosegue smentendo anche la ricostruzione della giocatrice, limitatamente alla richiesta di abbandonare l’abitazione in affitto nella quale risiedeva con la conseguente restituzione delle somme versate in anticipo per sostenere le spese di locazione. “All’atleta è stata data la piena disponibilità di continuare ad utilizzare l’alloggio e non vi è stata la benché minima pressione da parte della società. La scelta di lasciarlo è stata esclusivamente un’iniziativa dell’atleta e non vi è stata alcuna richiesta di rimborso degli affitti pagati dalla società, come invece afferma l’atleta.

Così come la società non ha mai ricevuto dalla stessa Cogliandro proposte ufficiali relative allo svolgimento di attività e/o collaborazioni in altri settori della società, dalla gestione social o altre mansioni di ufficio. La società, altresì, respinge in maniera perentoria l’accusa di aver rivolto ad Asia Cogliandro qualsivoglia pressione di tipo psicologico, tanto da far venir meno la sua passione per la pallavolo.

Questo perché Cogliandro non è stata affatto “licenziata”, in quanto il contratto che la legava alla società Black Angels Perugia Volley è scaduto naturalmente il 30 giugno 2025. L’atleta quindi, successivamente a tale data, è assolutamente libera di scegliere il proprio futuro sportivo”.

Contributi versati e un’esortazione a rivedere la norma

La società perugina ha fatto sapere che tutta la documentazione contrattuale della vicenda (anche lo scambio di comunicazioni formali con il procuratore della giocatrice) è stata inviata alla Lega Volley Femminile quale materiale da fornire al fine della corretta iscrizione della società al campionato di serie A1. “La Lega Volley Femminile, a fronte dell’avvenuta iscrizione, ha ritenuto tale documentazione idonea e corretta nell’operato. E sulla base della riforma dello sport in ambito lavorativo, come società abbiamo correttamente provveduto, tramite buste paga, al versamento dei contributi dedicati specificatamente alla gravidanza dell’atleta”.

Rivendicando un comportamento corretto e senza alcuna “ombra”, la Bartoccini-MC Restauri ne ha approfittato anche per lanciare un messaggio forte rivolto soprattutto alla FIPAV (ma non solo): “L’auspicio è che questo episodio possa contribuire ad accendere i riflettori sulla necessità di introdurre una disciplina che regoli con maggiore chiarezza il percorso della maternità, a tutela sì delle società ma soprattutto delle stesse atlete. Sebbene in un contesto di dichiarazioni non corrispondenti al vero, la società augura il meglio ad Asia Cogliandro sia da un punto di vista personale che per il suo futuro sportivo”.

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