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Volley, Giuseppe Manfredi incassa la rielezione e annuncia: "Più pallavolo nelle scuole e due nazionali al top"

La rielezione di Giuseppe Manfredi, che ha sfiorato il 97% dei voti, lancia il quadriennio olimpico azzurro verso LA28. "Velasco non trascura nulla, De Giorgi deve alzare l'asticella"

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

La riconferma l’ha incassata con una sorta di plebiscito: 96,8% dei voti favorevoli, un attestato di totale e completa fiducia che Giuseppe Manfredi ha ricevuto dal mondo della pallavolo. Quello che ha portato nuovamente in cima al mondo (anzi, all’olimpo) grazie alla storica medaglia d’oro della nazionale femminile a Parigi 2024, anche se di titoli mondiali ed europei se ne contano a iosa negli ultimi anni, anche a livello giovanile. Per dire che il movimento italiano è più che mai sulla cresta dell’onda, sebbene si potrebbe migliorare ancora, soprattutto rendendo accessibile una disciplina che in Italia non è certo leader per numero di iscritti e tesserati. E soprattutto che necessita di una riqualificazione delle strutture.

Più volley nelle scuole, più strutture scolastiche per le società

Potenziare il settore di base è una necessità, ma tutto il lavoro passa per la dotazione di impianti in numero sufficiente per agevolare il lavoro delle società. “Stiamo cercando una soluzione e assieme al ministro Andrea Abodi siamo vicini a ratificare uno storico accordo con il mondo della scuola, pronto a offrire nuovi spazi per la pratica settimanale della pallavolo anche negli orari extra curricolari.

È un’esigenza che avvertiamo forte: è giusto togliere la responsabilità diretta dei dirigenti scolastici nelle ore in cui gli impianti vengono utilizzati dalle società sportive, ed è lì che stiamo cercando l’intesa definitiva. Le scuole chiaramente restano dei canali d’ascolto privilegiati: fare promozione è essenziale per garantire anche un ricambio adeguato al movimento, e in questo senso i successi di squadra aiutano tanto a veicolare meglio i messaggi. E mi auguro anche di ricevere riscontri dai Giochi della Gioventù, che restano un caposaldo della tradizione italiana”.

Nazionali sempre al top: “Anche De Giorgi deve alzare l’asticella”

Manfredi, appena dopo la rielezione, ha centrato anche quelli che a suo modo di vedere sono gli obiettivi da raggiungere nel quadriennio che porta a Los Angeles 2028 a livello di nazionali maggiori. “Intanto bisogna restare al passo con le migliori nazionali del mondo. Non sono ammessi errori: Velasco in questo senso ha subito chiarito un concetto, e cioè che non vuole prendere sottogamba i prossimi appuntamenti e non vuol sentir parlare di “appagamento” dopo l’oro di Parigi delle ragazze. Per questo mi ha chiesto di creare un Club Italia anche in A2, una selezione dove far crescere le ragazze del domani facendole giocare da subito contro avversarie di rango”.

Al maschile invece sono in arrivo 300mila euro per potenziare la maturazione dei giovani, anche in prospettiva azzurra. “Il campionato di Superlega ne sta offrendo tanti di volti nuovi e bisogna garantire che giochino assiduamente per diventare “grandi” in tempi più rapidi. De Giorgi sa che deve cercare di alzare un po’ l’asticella: il mancato podio di Parigi è un fardello che deve spingere tutti a raddoppiare gli sforzi”.

Lega Femminile, si punta alla riduzione a 12 squadre

Tra le novità che Manfredi vuole proporre per le due leghe nazionali (sia al maschile che al femminile) c’è quella legata alla riduzione del numero di squadre nella Lega Volley Femminile. “Stiamo parlando per portare il campionato di A1 a 12 squadre, con una A2 da 16 squadre e due gironi di A3 da 12 ciascuno. Nel maschile invece la vera riforma va fatta proprio nell’A3, per ridarle lustro e magari riuscire a sfruttare anche l’effetto entusiasmo di qualche piazza storica del nostro volley. Il dialogo è aperto, ma deve essere sempre finalizzato al bene del movimento”.

Con l’Europa che guarda all’Italia come la nazione di riferimento: al di là dei trionfi di Conegliano, anche nel maschile Perugia, Trento e Civitanova hanno dimostrato di poter essere competitive ai massimi livelli. E intanto l’attenzione si sposta ora sulla supersfida di mercoledì tra Milano e Scandicci che mette in palio il secondo posto in regular season: Egonu e compagne sono obbligate a vincere per 3-1 o 3-0, perché se Scandicci dovesse conquistare anche soli due set resterebbe avanti, anche se poi ci sarebbe da affrontare l’ultimo turno (Scandicci ospiterà Novara, che ancora potrebbe rimontare almeno sulla terza posizione, mentre Milano andrà a Chieri).

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