Per eliminare la Svezia, e quindi andare ai Mondiali che si giocheranno il prossimo anno in Russia, l’Italia dovrà battere gli scandinavi con due reti di scarto (ma, va detto, c’è anche l’ipotesi dei calci di rigore, con l’1-0 casalingo).
A San Siro gli Azzurri non hanno mai perso nella loro storia e nei tre precedenti disputati a Milano contro la Svezia sono arrivati tre successi.
Il primo è datato 9 ottobre 1971. Era una gara valida per le qualificazioni ai campionati europei e l’Italia, a quel tempo allenata da Ferruccio Valcareggi, strapazzò i rivali 3-0 grazie alla doppietta di Gigi Riva, che aprì e chiuse le marcature, e all’acuto di un altro bomber, Roberto Boninsegna.
Il secondo precedente milanese tra Italia e Svezia è di due anni più tardi. Un incontro amichevole giocato il 29 settembre del 1973 e vinto dai padroni di casa per 2-0 con le reti realizzate nella ripresa da Pietro Anastasi e dal solito Riva. In panchina sempre Valcareggi, con cui l’anno successivo la Nazionale avrebbe partecipato, senza la benché minima fortuna, ai campionati del mondo giocati in Germania Ovest.
Anche il 26 settembre del 1984 si trattò di un amichevole. In panchina Enzo Bearzot, che nel 1982 aveva portato l’Italia alla conquista del Mondiale di Spagna e che era stato confermato al timone nonostante la mancata qualificazione ai campionati europei giocati in Francia due anni più tardi e vinti dai transalpini. Il match terminò per 1-0 grazie al gol messo a segno da Antonio Cabrini dopo 2 soli minuti di gioco.
Ed è proprio una rete-lampo quella che servirebbe all’Italia, questa sera, per mettere subito le cose in chiaro. La squadra di Ventura, che parte dallo 0-1 subito venerdì sera a Solna, ha un potenziale nettamente superiore a quello dei rivali. Lo deve sfruttare al massimo per evitare che l’incubo si concretizzi.
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