Jonathan Milan è pronto a fare esperienza togliendosi nel corso dell’annata soddisfazioni come quella colta al Saudi Tour, dove ha battuto nella volata della seconda tappa l’olandese Dylan Groenewegen; per il friulano è la terza vittoria in carriera: “E’ stata significativa, la squadra, che ha lavorato in maniera impeccabile, voleva partire facendo risultato per coronare la preparazione invernale; parlerà la strada, ma posso fare buone volate, tengo i piedi per terra. Accumulo esperienza, so tenere gli arrivi in lieve salita; serve colpo d’occhio, sono partito lungo perché mi sentivo lanciato, poi negli ultimi 25 metri mi sono piantato”.
A breve ci sono gli Europei su pista, occorre un cambio di mentalità: “Abbiamo fatto qualche richiamo su pista prima di partire per il Saudi Tour, mi sarebbe piaciuto fare però qualche giorno in più di preparazione. Gli Europei di Grenchen sono un banco di prova, sto bene, ma non sono al 100% della condizione: spingo bene e sono sereno, so di trovare una Nazionale che ha voglia di vincere e di dare il massimo. Punteremo al massimo nell’inseguimento a squadre, vorrei fare meglio come tempo in quello individuale, ma non ho la condizione dei Mondiali di ottobre. Una cosa è certa: vorrei avvicinarmi al tempo ottenuto lo scorso anno”.
Un velocista deve competere per le classiche: “La Milano-Sanremo fa parte del programma di quest’anno, cercherò di aiutare la squadra negli ultimi chilometri. Sarebbe bello con il passare degli anni essere competitivo per provare a vincerla; nelle classiche conta l’esperienza, al momento ne ho poca. Sarei onorato nel caso il CT Bennati mi convocasse per la prova in linea iridata su strada. Capiterà di affrontare Ganna in qualche volata a ranghi ristretti, a meno che faccia una delle sue sparate a 5 chilometri dal traguardo, in quel caso sarà difficile reggere l’urto. Le crono mi piacciono, ma su strade lavorerò per le volate”.