Il calcio mondiale sta vivendo una situazione senza precedenti. Pochi soldi, incertezza sul futuro e transazioni ridotte al minino sono il leitmotiv degli ultimi mesi del pallone. Il presidente della Juventus Andrea Agnelli, intervenuto per il magazine Linkiesta Forecast riportato da Repubblica, cerca di tracciare alcune linee guida su come sarà il mondo del pallone nel 2040, parlando di stradi e riforma Champions League.
L’intervista inizia con una panoramica sullo stato di salute del calcio:
“Il calcio ha nascosto per anni molti difetti strutturali della sua piramide monolitica. Che, in più di un secolo e mezzo di storia, ha subito alcune restaurazioni rilevanti. I dilettanti non giocano più, i giovani non si avvicinano allo sport e i consumatori devono selezionare molto più di prima. Nel frattempo, si affaccia la nuova generazione Z, che ha valori, oltre che interessi, molto diversi da chi l’ha preceduta”.
Viene chiesto poi al Presidente la ricetta per poter ripartire dopo questa Pandemia:
“Lo spettacolo calcistico ha tutto per continuare a prosperare, dai protagonisti agli investitori e agli appassionati. Queste tre componenti sono le fondamenta sulle quali ricostruire”.
Per finire una domanda sulle varie riforme delle competizioni che sono state proposte negli ultimi anni:
“Il processo di polarizzazione proseguirà inarrestabile, il numero di club che daranno vita al vertice del movimento dovrà essere ridiscusso non per assecondare i desideri di un avido gruppo di imprenditori, ma perché l’offerta di calcio sia adeguata alla domanda e garantisca qualità. Bisogna raggiungere il pubblico, il grande carburante dello show, con nuovi modelli di distribuzione. Il calcio del futuro ha il dovere di coltivare la protezione degli investimenti, i livelli di remunerazione e la distribuzione adeguata dei proventi”.