Juventus-Atletico, ecco cosa non devono fare i bianconeri

Tutto pronto per il ritorno degli ottavi di Champions League: la squadra di Allegri è chiamata a un'impresa da realizzare con pazienza e qualità.

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Juventus-Atletico, ecco cosa non devono fare i bianconeri Fonte: 123RF

Si dice che perdere 1-0 in trasferta sia il peggior risultato possibile in una sfida ad eliminazione diretta nel calcio. “Colpa” della vecchia regola che assegna valore doppio ai gol realizzati in trasferta in caso di parità di reti segnate in totale dalle due squadre tra andata e ritorno e che di conseguenza offre un vantaggio consistente alla squadra che riesce a condurre al termine la prima partita giocata in casa senza subire gol. Se poi la formazione in questione si chiama Atletico Madrid, l’operazione può assumere i contorni dell’impresa, in particolare se questa formazione è riuscita ad accumulare un vantaggio doppio nei primi 90 minuti di partita.

Proprio lo 0 alla casella reti segnate al “Wanda Metropolitano”, che sarà anche la sede della finale del 1° giugno prossimo, mette la Juventus in una condizione molto difficile in vista del ritorno degli ottavi da giocarsi all’Allianz Stadium. La gara non è infatti di semplice preparazione e sviluppo sul piano tattico, anche se Allegri sembra avere le idee chiare: “Dovremo giocare una partita di qualità e armarci di pazienza perché potrebbe anche succedere che al 75’ siamo ancora sullo 0-0”. Come dire: “Dobbiamo segnare e lo sappiamo, ma siamo anche consapevoli che subire un gol chiuderebbe o quasi i giochi”. Attaccare, quindi, ma con giudizio ed equilibrio. 

Sì, perché qualora Griezmann e compagni riuscissero a bucare Szczesny i campioni d’Italia di reti dovrebbero segnarne quattro, qualcosa di quasi inumano considerando la forza della fase difensiva dell’Atletico. Alla Juventus serviranno quindi calma e gesso, aspetti fondamentali, ma non unici in una serata che in caso di esito positivo entrerà di diritto tra le più belle della storia europea del club. Indispensabile sarà infatti anche l’apporto dei tifosi che, scongiurato il rischio sciopero per la protesta contro la società causata dal caro-prezzi dei biglietti, dovranno creare un effetto simile a quello che i sostenitori dell’Atletico hanno fatto all’andata, sopportando eventualmente anche momenti di difficoltà tecnica o anche psicologica che potranno essere vissuti dalla squadra durante la gara.

Ultimo aspetto, ma non per importanza, sperare che i giocatori di maggior classe, ma non solo loro, non sbaglino nulla. Senza Douglas Costa, che sarebbe stato molto prezioso soprattutto a gara in corsa, ma i fari saranno tutti su Cristiano Ronaldo e su Dybala chiamati a illuminare la scena sostenuti dalla grinta dell’ex Mario Mandzukic. Uniti si può a costo di non sbagliare nulla

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