Terza partita consecutiva senza vittoria per la Juventus, e il copione si ripete: spopola su Twitter l’hashtag #SarriOut, segnale evidente che il popolo bianconero ha individuato ancora una volta il colpevole in Maurizio Sarri. Il tecnico toscano, accusato da tempo di non essere riuscito a dare un gioco alla Juve, ora è soprattutto nel mirino per il crollo difensivo patito dai campioni d’Italia negli ultimi incontri.
Il reparto arretrato della Vecchia Signora, da sempre la base dei successi bianconeri dell’ultimo decennio, scricchiola paurosamente: i bianconeri tra amnesie e lacune hanno subito 9 reti nelle ultime tre partite, e hanno perso il primato di miglior difesa del campionato (sono 35 i gol subiti contro i 34 dell’Inter).
Nonostante le tre reti subite contro il Sassuolo, Szczesny è stato il migliore in campo e con le sue parate nel finale ha salvato Sarri da una sconfitta che l’avrebbe ancora più esposto alle polemiche. Il primo tempo con i neroverdi è stato uno choc per la Juventus: secondo dati Opta, la Vecchia Signora ha concesso ben 16 tiri nella prima frazione di gara, è il peggior dato della storia recente dei bianconeri, dall’annata 2004/2005.
Oltre all’inquietante passività e ai blackout che la squadra ha mostrato nelle ultime partite, a preoccupare Sarri sono anche le condizioni fisiche dei suoi giocatori. Chiellini, rientrato in fretta e furia per prendere il posto all’acciaccato Bonucci, è durato solo un tempo e poi è stato sostituito per un fastidio al polpaccio, De Ligt ha un problema alla spalla, Demiral è ancora lontano dalla migliore forma. L’unico centrale integro sembra Rugani, su cui Sarri non fa troppo affidamento.
E la lotta scudetto potrebbe riaccendersi: lunedì la Juventus ospita la Lazio per un big match che può rivelarsi decisivo, poi i bianconeri faranno tappa a Udine. Inter e Atalanta non sono così lontane.
“La conquista dello scudetto? Le probabilità nel calcio sono come fare palo, non ti garantiscono niente: l’obiettivo o lo centri o non lo centri. La situazione è che abbiamo da giocare cinque partite e dobbiamo fare nove punti, dobbiamo pensare a vincere tre partite”, ha spiegato il mister bianconero, che dopo tre flop non può concedersi altri passi falsi.