Lunedì 3 febbraio ha preso il via, ufficialmente, la prima edizione della Kings League Italia. Un successo annunciato e anticipato dell’incredibile evento dell’Allianz Stadium di Torino in occasione della finale della World Cup Nations
- Come funziona la Kings League Italia?
- Le regole
- I cartellini
- Il segreto del successo del format
- I vantaggi per i brand
Il fenomeno Kings League ha investito l’Italia nelle ultime settimane. La World Cup of Nations prima e l’inizio del torneo italiano poi, hanno collocato la lega, creata da Piquè sulla mappa degli eventi sportivi di rilievo, anche nel nostro paese.
Il successo che sta avendo è facilmente spiegabile. La competizione fonde intrattenimento e sport, creando un mix altamente attrattivo per il pubblico.
Come funziona la Kings League Italia?
Si tratta di una competizione di calcio a sette nella quale sono presenti dodici squadre formate da youtuber ed ex calciatori, selezionabili come wild cards (massimo 3 per ogni club) che si affrontano in partite da 40 minuti ciascuna.
I presidenti dei vari teams sono 12, tra i migliori streamer e content creator del panorama nazionale.
L’ossatura portante delle rose è costituita da 10 giocatori, scelti attraverso una fase di selezione, che comprendeva due fasi, i Tryouts e poi il Draft.
Le regole
![Alessandro Gelsi - Gear 7 FC](https://wips.plug.it/cips/sport.virgilio.it/cms/2025/02/alessandro-gelsi-gear-7-fc.jpg)
Alessandro Gelsi – Gear 7 FC (Foto Kings League Italia)
Uno dei principali elementi di novità, che crea la curiosità maggiore, è sicuramente il regolamento. L’arbitro può decidere di fermare il gioco in alcune particolari fattispecie, vediamo quali sono:
- Rispettivamente al 18’ e al 38’. Al diciottesimo del primo tempo verrà lanciato un dado e il numero che uscirà sarà determinante per stabilire quanti saranno che dovranno rimanere in campo e sfidarsi per i successivi due minuti. Se esce il “Re”, si gioca un uno contro uno, tra due giocatori di movimento, con i portieri che restano tra i pali.
- Al 38’, cioè a due minuti dalla fine, ogni gol varrà doppio, salvo nei casi di parità. In quelle situazioni vige il golden goal.
Altre particolarità regolamentari riguardano le carte, che vengono pescate dagli allenatori prima della partita (una a testa).
Possono essere usate solo nella seconda frazione, entro il 38’, e comprendono sei opzioni:
- RIGORE
- SHOOTOUT: concede 5 secondi per tirare in un uno contro uno contro con il portiere avversario.
- GOAL DOPPIO: ogni gol che viene segnato dalla squadra varrà doppio per ben 4 minuti.
- STAR PLAYER: permette all’allenatore di scegliere un giocatore il cui gol, avrebbe valore doppio.
- SOSPENSIONE: concerne la possibilità di togliere un calciatore alla squadra avversaria per 4 minuti (tranne il portiere)
- JOKER: consente alla squadra di poter utilizzare una delle carte precedentemente illustrate oppure, in alternativa rubarne una agli avversari.
Ogni squadra può inoltre avvalersi di un rigore presidenziale, in qualsiasi momento del match.
È importante inoltre ricordare che non esiste il pareggio. Se una partita finisce in parità si decide tutto con gli shootout.
I cartellini
Diversa dal calcio tradizionale è anche la questione inerente alle sanzioni. Infatti, se un calciatore riceve infatti un’ammonizione è costretto a restare fuori dal campo per due minuti. Invece se dovesse essere espulso, abbandonerebbe il campo definitivamente.
La squadra non resterebbe però in inferiorità numerica, avendo la possibilità di sostituirlo con un altro calciatore dopo cinque minuti.
Il segreto del successo del format
I fattori sopra elencati costituiscono senza dubbio alcune delle motivazioni del grande successo della Kings League, che ha, nelle sue partite dinamiche, e difficilmente prevedibili la sua arma vincente.
Inoltre, la presenza dei migliori streamer, uniti a personaggi del mondo del calcio (Zlatan Ibrahimovic è presidente della competizione italiana, mentre Claudio Marchisio è Head of Competition) “tradizionale”, permettono alla lega, fondata da Gerard Piqué di attingere un bacino d’utenza particolarmente ampio e soprattutto variegato. Questo perché si tratta di un prodotto che intercetta i gusti di diverse generazioni, ingaggiando in particolar modo la “Z”.
Ha sicuramente un’incidenza anche l’ampia scelta nel momento in cui l’utente finale si trova a voler vedere una partita. Queste ultime sono trasmesse sui canali della lega (e su quelli dei presidenti) e su Sky Sport, che ha rilevato i diritti del campionato in Italia.
Nel corso della prima giornata, come confermato dalla stessa Kings League, disputata lo scorso 3 febbraio ha fatto registrare un totale di 5,57 milioni di visualizzazioni, considerando i canali social dei presidenti e quelli della suddetta competizione.
I vantaggi per i brand
Non è da trascurare anche l’attrattiva di tutto il contesto per i brand.
Come spiegato nel corso del Media Day, dello scorso 27 gennaio, da Marco Buonfiglio, Commercial Director della Kings League Italia la Kings League ha una voce estremamente rilevante tra Gen Z e Millenials e inoltre:
“Vivendo sulle piattaforme possiamo garantire, quasi matematicamente il ritorno sugli investimenti alle aziende che collaborano con noi”.
Articolo di Matteo Briolini