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VNL, l'Italia asfalta 3-0 la Serbia con super Michieletto (16 punti). Ma è Gargiulo la vera rivelazione

Esordio convincente per l'Italia di De Giorgi nella week 3 di VNL: la Serbia (seppur rimaneggiata) non entra mai in partita e gli azzurri vedono la fase finale di Ningbo vicina

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Parte a marce ingranate la terza settimana di VNL dell’Italia di Fefé De Giorgi: la Serbia, come da premesse, faceva paura più per il nome che per la reale entità del valore tecnico attuale, e il 3-0 rifilato da Michieletto e compagni ne è stata una diretta conseguenza. Vittoria pesante anche sotto il profilo del punteggio: 25-15, 25-14, 25-16 i parziali di una gara mai stata in discussione, con gli azzurri dominanti tanto al servizio quanto a muro e ricezione, costretti a inseguire soltanto nelle primissime battute del primo set. Per il resto è stata una “passeggiata di salute”, aspettando test più attendibili.

Italia grandi firme: Michieletto e Gargiulo non fanno sconti

Le finali di Ningbo sono praticamente a un passo, e dopotutto questo era ciò che De Giorgi più voleva. Contro la formazione guidata da Cretu l’Italia s’è presentata con Giannelli in cabina di regia e Rychlicki in posto due, la banda composta da Michieletto e Bottolo, Gargiulo e il redivivo Anzani al centro, più Balaso libero.

Un divario tecnico importante rispetto alla versione assai sperimentale mostrata dai serbi, che pure in avvio hanno provato a sorprendere la formazione azzurra, scappando sul 4-1. De Giorgi però non ha dovuto neppure parlarci su: reazione immediata e parità a quota 7, con Gargiulo scatenato a muro e tanto Michieletto quanto Rychlicki efficaci in attacco e al servizio.

Ne è venuta fuori una partita praticamente a senso unico: due ace consecutivi di Michieletto (9 punti nel set!) hanno rotto definitivamente il precario equilibrio preesistente, e a quel punto l’Italia è scappata via in fretta senza più voltarsi, con ancora Gargiulo e Rychlicki a ricamare nei punti conclusivi del parziale.

Debutto stagionale per Bovolenta e Caneschi. Domani l’Ucraina

Se il primo set qualcosa doveva dire, il secondo non è stato da meno: partenza sprint e Serbia al gancio, con la battuta italiana a pagare dividendi (Gargiulo e Michieletto hanno fatto a gara a chi tirasse giù più palloni dalla linea dei 9 metri). Non sorprende che quando Bovolenta viene chiamato in causa (debutto assoluto in stagione) il primo pallone che tocca diventi oro, guarda a caso con l’ennesimo ace di squadra che vale il 20-11.

Una gran giocata di Giannelli ha chiuso i conti sul 25-14, poi nel terzo set De Giorgi ha mischiato ancora un po’ le carte, inserendo Caneschi (subito a segno: è il gran ballo dei debuttanti…) e pure Sbertoli al posto di Giannelli, non prima però che il capitano mettesseo a terra due palloni (un muro e un servizio vincente) per congedarsi al meglio dalla partita.

Insomma, niente che potesse cambiare qualcosa: parziale sempre saldamente nelle mani degli azzurri che chiudono i conti in fretta, con i 16 punti di Michieletto, i 13 di un sempre più convincente Gargiulo (dura togliergli il posto da titolare…), 11 di Rychlicki e 8 di Bottolo. Domani si replica, ore 16,30, avversaria l’Ucraina. E con una vittoria sarà qualificazione aritmetica alla fase finale.

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