Quello che si avvia alla conclusione è stato per Simon Kjaer un 2021 scandito da moltissimi eventi. Consacratori come uno dei migliori giocatori del Milan di Pioli, è stato grande protagonista a Euro 2020 ed ha purtroppo chiuso il suo anno con un grave infortunio che lo costringerà ai box nei prossimi mesi.
Il difensore rossonero, parlando all’emittente danese TV2, ha parlato dei suoi ultimi mesi, partendo da quanto accaduto lo scorso 12 giugno quando, nel corso di Danimarca-Finlandia, match della fase a girone dei Campionati Europei, Christian Eriksen è stato colpito da un arresto cardiaco. Lo stesso Kjaer, con il suo intervento, ha contribuito a salvare la vita al compagno di squadra.
“E’ stato un momento che non può essere descritto. Potrei usare parole come ‘terribile’ e ‘incomprensibile’ e non basterebbero. Quello che ho fatto è stato istintivo, tutti abbiamo fatto il possibile per cercare di essere d’aiuto. E’ stato un momento terribile. Per me la cosa più importante adesso è che Christian stia bene”.
Approdato al Milan nel gennaio del 2020, nel suo primo anno e mezzo all’ombra del Duomo si è rivelato essere un elemento fondamentale per il reparto difensivo.
“Il Milan è il club nel quale di più mi sono sentito a mio agio. Ho trovato il ruolo dentro e fuori dal campo che più mi si addice. Stiamo facendo bene, l’allenatore mi sta dando molta fiducia e sto ricevendo grande supporto dai tifosi. Vivo in una città fantastica ed ho sempre sognato di giocare in questo club. Ricordo che già quando ero al Palermo dissi al mio agente che un giorno sarei andato al Milan”.
Kjaer è importante per il Milan non solo per ciò che fa in campo.
“Mi hanno scelto per un ruolo da leader in una squadra giovane e siamo riusciti a riportare la squadra ai vertici del calcio italiano, oltre che in Champions League dopo molti anni. Credo di aver giocato al Milan, fin dal primo giorno, il miglior calcio della mia carriera”.
Il difensore danese si è anche guadagnato un posto nella classifica del Pallone d’Oro.
“E’ stato un grande onore essere nella lista dei trenta candidati e piazzarmi al diciottesimo posto. Sono molto orgoglioso dei premi che ho ricevuto”.
Infine un accenno all’infortunio subito al ginocchio sinistro lo scorso 1° dicembre nel corso di Genoa-Milan.
“Finisco sfortunatamente l’anno con un grave infortunio, il primo della mia carriera. E’ dura, ma sono cose che fanno parte del calcio. Ormai è successo e tornerò anche più forte di prima”.