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La Premier testerà il cartellino arancione: espulsioni a tempo per ridurre le proteste

L’Ifab ha dato il via libera alla sperimentazione nel massimo campionato inglese: 10 minuti su una panchina della penalità per chi parla troppo o ferma un contropiede con un fallo tattico

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Fabrizio Napoli

Fabrizio Napoli

Giornalista

Giornalista professionista, per Virgilio Sport segue anche il calcio ma è con la pallanuoto che esalta competenze e passioni. Cura la comunicazione di HaBaWaBa, il più grande festival di waterpolo per bambini al mondo

La Premier League copia il rugby, la pallanuoto e l’hockey: il prossimo anno il campionato inglese avvierà una sperimentazione sulle espulsioni a tempo per punire le proteste eccessive e i falli tattici per fermare un contropiede. L’Ifab ha dato l’ok ai test al cosiddetto cartellino arancione.

Premier League, via ai test sul cartellino arancione

Nella prossima stagione la Premier League testerà il cartellino arancione: parliamo di un’espulsione temporanea con la quale l’arbitro potrà punire il giocatore che eccede nelle proteste – soprattutto se non si tratta del capitano, l’unico autorizzato dal regolamento a rivolgersi al direttore di gara – o che commette un fallo tattico per fermare il contropiede degli avversari.

Espulsioni a tempo in Premier League: il sì dell’Ifab

L’Ifab, l’organo internazionale indipendente dalla Fifa che si occupa delle regole del gioco del calcio, ha già dato l’autorizzazione alla sperimentazione in Premier League. D’altra parte quella del cartellino arancione non è una novità assoluta: proprio la Football Association aveva già avviato alcuni test sull’espulsione a tempo a livello di campionati giovanili nazionali.

Cartellino arancione: 10 minuti sulla “sin bin”

Di fatto la Premier League copierà una regola che esiste già in altri sport: l’espulsione a tempo è di fatto un caposaldo di discipline come il rugby, la pallanuoto o l’hockey. Nella sperimentazione che si avvierà in Inghilterra l’arbitro avrà la possibilità di mandare a sedere per 10 minuti su una “sin bin”, una panchina della penalità, il giocatore meritevole del cartellino arancione. La sua squadra resterà dunque in inferiorità numerica per quella frazione della gara: terminati i 10 minuti, il giocatore rientrerà in campo e verrà ristabilita la parità numerica.

Cartellino arancione: la reazione dei tifosi

Naturalmente sui social network è già possibile leggere le prime reazioni di tifosi e appassionati di calcio alla possibilità di introdurre in maniera definitiva il cartellino arancione nel regolamento. “Le espulsioni a tempo non si possono sentire – il commento di Samuel su Facebook -, gli arbitri come sempre adotteranno due pesi e due misure: per il ‘vaffa’ di uno juventino o di un interista faranno finta di non sentire, se il giocatore di una piccola dirà una parola finirà fuori”. “Altro strumento a discrezione degli arbitri”, aggiunge Franco. “Così si dà ancora più potere all’arbitro”, concorda Enzo. A Francesco invece la regola piace: “Giustissimo, anche altri sport lo fanno da anni con successo”. “Finalmente un cambiamento utile”, plaude Claudio.

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