Due potenze del calcio mondiale come Manchester City e Chelsea rischiano seriamente di retrocedere in serie B inglese. Scossa dalla penalizzazione dell’Everton, la Premier League si appresta ad affrontare la più grande crisi della propria storia, con Citizens e Blues che potrebbero andare incontro a conseguenze gravissime qualora dovessero essere giudicati colpevoli dai procedimenti in atto nei loro confronti.
- Everton, situazione incontrollabile: rischia altri 9 punti di penalizzazione
- Premier League in crisi
- La posizione dell'Everton
- City e Chelsea rischiano grosso
- Le accuse a City e Chelsea
Everton, situazione incontrollabile: rischia altri 9 punti di penalizzazione
Dopo i 10 punti inflitti all’Everton, la situazione per il club inglese rischia di diventare ancora più drammatica e si va verso quella che sembra una retrocessione praticamente certa. Secondo il Daily Mail, Burnley, Leeds e Leicester (che sono retrocesse nelle stagioni in cui l’Everton ha violato il fair play finanziario), avrebbero intenzione di chiedere un risarcimento da 100 milioni di sterline ciascuna basato sulla perdita di entrate a seguito della retrocessione. Il club inglese per non dispone dei fondi necessari per pagare una cifra del genere e per questo motivo rischia di vedersi attribuita altri 9 punti di penalizzazione.
Premier League in crisi
Il vento sta cambiando. Forse la Premier League, e con essa il calcio mondiale, potrebbe presto entrare in una nuova era. Il Daily Mail non usa giri di parole e, sul proprio portale titola chiaramente “Premier League is thrown into crisis”, “La Premier League è in crisi”. Parole inequivocabili che segnano come storica la new era aperta ieri sera dalla penalizzazione immediata di 10 punti in classifica comminata all’Everton per aver violato le norme sul FFP inglese.
Entrando nel dettaglio, il club del Merseyside paga la violazione delle norme sulla redditività e la sostenibilità finanziaria in seguito alla perdita di circa 372 milioni di sterline negli ultimi tre anni, quindi 122 milioni in più dei 250 consentiti dalle normative vigenti per le squadre di Premier.
La posizione dell’Everton
La decisione espone i Toffeemen al serio rischio retrocessione (sarebbe la prima in 73 anni di storia) e, soprattutto, all’ira di Burnley, Leeds e Leicester, che nel pomeriggio di oggi hanno confermato di voler citare l’Everton a giudizio per 300 milioni di sterline come risarcimento per le loro retrocessioni nelle ultime due stagioni.
La penalizzazione ha spinto i Toffees all’ultimo posto in classifica in compagnia proprio del Burnley, con appena 4 punti, ma il club ha definito la decisione “del tutto sproporzionata e ingiusta” e già fatto sapere che ricorrerà in appello contro quella che è, a tutti gli effetti, fin qui la punizione più severa nella storia della Premier League.
City e Chelsea rischiano grosso
La linea del pugno duro scelta non può non aver fatto correre un brivido lungo la schiena a Manchester City e Chelsea. I due club, infatti, stanno affrontando procedimenti in merito alle loro finanze che, se vedessero confermate le mancanze avanzate dall’accusa, potrebbero portare a conseguenze ben peggiori rispetto a quelle che si sono abbattute sulla squadra allenata da Sean Dyche.
Citizens e Blues, infatti, non solo rischierebbero una penalizzazione in classifica, ma potrebbero anche vedersi chiudere il mercato o, peggio, retrocedere in Championship e, addirittura, veder revocati i titoli conquistati negli ultimi anni. Come riportato dal Daily Mail, dalle parti di Goodison Park (stadio dell’Everton, ndr) temono che la federazione possa non aver il coraggio di “cancellare” di fatto due super potenze mondiali del calcio.
Le accuse a City e Chelsea
Ma di che cosa sono accusate City e Chelsea? I blu di Manchester hanno ricevuto oltre 100 accuse di violazione del FFP nella scorsa stagione e le indagini sono in corso. La nuova proprietà americana dei Blues di Londra, invece, ha ammesso davanti al consiglio della Premier di aver rintracciato tra i documenti del club informazioni finanziarie incomplete relative ad alcune operazioni condotte tra il 2012 e il 2019 quando il magnate russo, Roman Abramovich, era presidente.
L’ex portiere dei Toffees, Neville Southall, parla di “discriminazione” qualora l’Everton dovesse restare unica squadra punita, ma se anche Stefan Borson, avvocato che in passato ha consigliato il club allenato da Pep Guardiola, prevede “Sanzioni potenzialmente fonte di retrocessione”, per City e Chelsea, allora, e per il calcio inglese in generale c’è ben poco da stare tranquilli.
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