Tempo di restyling per il tennis. Forse no, ma qualcosa si muove. Anche uno degli sport più storici ed eleganti del mondo potrebbe presto subire qualche cambiamento tecnico. Come già successo per la Formula Uno, dove la FIA ha cambiato regolamenti, vetture e introdotto la Sprint Race, anche nel tennis si cerca qualcosa per rendere più moderno e attraente uno sport con qualche limitazione, visto le nuove generazioni.
Spieghiamo meglio. La Formula Uno ha cercato e sta cercando tuttora di rendere meno noiosi i GP introducendo e cambiando regolamenti, modificando le vetture. L’obiettivo è evitare la noia e che a vincere siano sempre gli stessi.
Domenica pomeriggio, come un fulmine a ciel sereno, Billie Jean King, dopo la premiazione di Nadal, si è intrattenuta con la stampa. La 78enne americana ha rivelato al Corriere della Sera diverse idee per rendere il tennis ancora più attrattivo, specialmente per le nuove generazioni.
“Mi preme parlare di come il tennis possa conquistare i giovani in un mondo in cui i ragazzi hanno sempre più fretta e passano sempre più tempo sui social? Come portiamo a vedere il tennis la generazione Tik Tok che non riesce a rimanere concentrata per più di 10” consecutivi? Una risposta innovativa potrebbe essere quella di giocare due set su tre, sia gli uomini che le donne, anche negli Slam. Il primo beneficio sarebbe per i tennisti così detti “immortali” a partire da Nadal che ha tanti acciacchi quanto me. Io Rafa vorrei vederlo in campo fino a cent’anni, è il miglior spot per il nostro sport: la passione per il tennis che comunica non ha eguali. E per fortuna che i quattro Major hanno uniformato la formula del tie break nel set decisivo: prima la confusione era insopportabile”.
Tutto qui? No perchè la 12 volte campionessa Slam ha altre proposte per rendere il tennis più nuovo e moderno, insomma al passo con i tempi.
“Bisognerebbe vietare ai giocatori che hanno lo stesso brand di vestirsi uguali quando si affrontano! Se fosse così anche nel calcio o nel basket? Come si potrebbero distinguere? Io sono favorevole anche a scrivere i nomi dei tennisti sulle loro magliette: solo così i tifosi si possono identificare e fare il tifo”.