Conclusa l’era del dominio dei Big3, Jannik Sinner e Carlos Alcaraz si sono ritagliati il ruolo di nuovi dominatori del circuito, suddividendosi gli ultimi sei slam disputati, che in occasione di questo Wimbledon – dove forse solo l’ultimo di quei Big3, ovvero Novak Djokovic, può nutrire delle speranze di mettergli il bastone tra le ruote – potrebbero diventare sette, dando vita a una rivalità che tanto bene sta facendo al tennis.
I due non partivano però con le stesse aspettative, almeno stando alle parole rilasciate da Sinner in occasione di un intervista registrata proprio a Wimbledon per Rolex, durante la quale ha parlato delle prime sensazioni avute vedendo giocare un giovane Alcaraz, che da subito ha dato l’impressione di essere un giocatore “speciale”.
- Sinner: “Alcaraz è uno di quei giocatori speciali”
- Ora Sinner e Alcaraz sono sullo stesso piano
- Le novità a Wimbledon svelate da Mangiante
Sinner: “Alcaraz è uno di quei giocatori speciali”
Nonostante sia ancora “fresca”, la rivalità tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz si sta già ritagliando un posto speciale nella storia del tennis. Merito del loro incredibile modo di giocare e delle loro battaglie già diventate iconiche come la recente finale del Roland Garros vinta dallo spagnolo in rimonta.
Una rivalità diventata veramente tale grazie soprattutto ai progressi compiuti negli ultimi anni dall’attuale n°1 al mondo, che è riuscito a colmare il gap con Alcaraz. Gap che a Sinner era stato fin da subito evidente, come raccontato da Jannik a Rolex durante un’intervista in cui ha ricordato le prime sensazioni nel veder giocare Carlitos, forse facendo riferimento alla prima sfida a livello Challenger tra i due risalente al 2019 e vinta dal classe 2003: “Ci sono alcuni giocatori per cui avverti che hanno qualcosa di speciale. Carlos aveva già queste qualità quando era più giovane e giocavamo nei Challenger. Vedi subito dal suono della pallina, dal modo in cui si muove. Pensavo (dice sorridendo, ndr) ‘Tu arriverai di sicuro, io non so’”. Sensazioni che spiegano anche come Alcaraz sia riuscito a diventare il più giovane n°1 di sempre.
Ora Sinner e Alcaraz sono sullo stesso piano
Come dicevamo ora però questa distanza tra i due non esiste più, perché nonostante i suoi suoi dubbi, anche Sinner è arrivato nell’olimpo del tennis, anche se Jannik ci tiene a ricordare come al momento Alcaraz abbia un palmares leggermente più pieno: “E ora ci siamo divisi gli ultimi sei Slam, che è una cosa bella da vedere. Per ora Carlos ha vinto di più e merita di essere dove è al momento. Allo stesso tempo io continuo per la mia strada”.
Sinner avrà però la chance di accorciare sul rivale già a Wimbledon, dove è difficile prevedere un vincitore diverso da Alcaraz e l’altoatesino, che ha confermato le buone sensazione che erano trasparite dal suo match d’esordio contro Luca Nardi: “Mi sento bene, sono in forma e mentalmente sono in una buona posizione, che è la cosa più importante prima di uno Slam. Tra i favoriti ci sono anche Carlos, Novak e molti altri”.
Le novità a Wimbledon svelate da Mangiante
Torneo di Wimbledon per il quale Sinner è preparato concentrandosi soprattutto sul servizio, colpo che, come da lui ammesso nelle interviste che hanno preceduto l’inizio dei Championship, ha provato a migliorare, consapevole di quanto possa essere decisivo sull’erba.
Ma quali sono i cambiamenti apportati da Sinner e dal suo team? A svelarli è il giornalista di Sky Sport Angelo Mangiante attraverso un post su X: “Presa sempre meno eastern e continental più chiusa nel grip per la soluzione slice da destra di Sinner. Da sinistra più aperta per la variante con il kick. La continua ricerca dei miglioramenti tecnici su ogni superficie. Davvero top Jannik nei dettagli tecnici”.