L’Olimpia Milano si guadagna il primo match point per lo scudetto 2022. In gara 4 della finale playoff la squadra di Ettore Messina bissa il successo di 48 ore prima sempre al Forum sulla Virtus Bologna portandosi sul 3-1 nella serie al meglio delle sette partite.
Giovedì alla Segafredo Arena, quindi, Melli e compagni avranno la prima opportunità (e male che vada altre due…) per chiudere i conti e scucire così dalle maglie della Virtus lo scudetto che i bolognesi hanno conquistato un anno fa proprio ai danni di Milano.
Anche gara-4 è all’insegna dello spettacolo e di ritmi molto alti, come era accaduto in gara-3, ma il punteggio finale, 77-62, spiega che come in gara-1 la carta vincente di Milano è stata la difesa, con quei 62 punti concessi al miglior attacco del campionato che danno il peso della tenuta generale della squadra di Messina.
Bologna parte meglio, trascinate da due triple di Teodosic che mandano i campioni d’Italia a +8 al primo riposo, ma il contributo del serbo di fatto si chiuderà qui, mentre quello di Belinelli non arriverà mai.
Milano però impiega poco per entrare nel match, dimezzando lo svantaggio già dopo meno di un minuto del secondo periodo grazie ai colpi di Shields, miglior marcatore per Milano con 21 punti, Melli e alle triple di Grant.
Il break di 11-2 e il blackout della Virtus in attacco permettono all’Olimpia di arrivare all’intervallo lungo sul +6 (38-32).
Sembra finita, ma Shengelia (21 punti alla fine) non ci sta confezionando quasi in esclusiva la rimonta che nei primi tre minuti del terzo periodo da risalire Bologna a -4. Milano è imprecisa dalla lunetta, ma il finale della terza frazione è teso, con un antisportivo fischiato a Teodosic che non impedisce però alla Virtus di impattare sul 55-55 alla penultima sirena.
Nei 10 minuti che potrebbero decidere la stagione si gioca senza esclusione di colpi: Shengelia ha la mano calda e firma il sorpasso in avvio di quarto periodo, ma il resto della squadra non supporta il georgiano, così a Scariolo sarà fatale un altro blackout offensivo. Rodriguez prende per mano Milano, che scappa sul +12, chiude a +15 e vede lo scudetto.